Finisce la latitanza di un noto esponente della ‘Società Foggiana’: preso durante le ricerche del conflitto a fuoco nell’Avellinese

ÈSavino Ariostini, 53enne ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata foggiana vicino al clan Moretti-Pellegrino-Lanza, l'uomo che si tr

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ÈSavino Ariostini, 53enne ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata foggiana vicino al clan Moretti-Pellegrino-Lanza, l’uomo che si troverebbe in stato di fermo presso la questura di Avellino a disposizione dei magistrati della procura che coordinano le indagini dopo che, nella mattinata di oggi, è stato preso dalla Polizia di Stato sull’autobus che collega Santo Stefano del Sole ad Avellino.

È un 53enne di Foggia il capo della banda pronta ad assaltare un  portavalori ad Avellino, fermata dalla Polizia in un conflitto a fuoco - Il  Castello Edizioni e Il Mattino di

Il 53enne di Foggia, latitante dal 2020, era sfuggito agli arresti di Decimabis.

Ariostini,condannato a quindici anni di carcere, sette dei quali scontati, per associazione a delinquere di stampo mafioso per una serie di rapine a mano armata e assalti a portavalori, era stato arrestato in varie operazioni antimafia coordinate dalla Dda di Bari per i reati di traffico di sostanze stupefacenti, associazione mafiosa, tentati omicidi, estorsione e falsificazione denaro.

È il fratello del defunto Ciro, assassinato nel lontano 1993 da autori ignoti ed il cui corpo non venne mai trovato.Gli altri arrestati di ieri sono due soggetti originari di Bitonto e uno di Cerignola. Di Molfetta il 34enne ucciso durante il conflitto a fuoco.

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