Mancano i medici? L’Asl di Foggia (causa Covid) si affida ai pensionati d’oro: convenzioni da oltre 9mila euro al mese

Problemi nel reclutamento dei medici? No problem. L’Asl di Foggia ha pensato di risolvere affidandosi a pensionati d’oro, prevedendo inizialmente

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Problemi nel reclutamento dei medici? No problem. L’Asl di Foggia ha pensato di risolvere affidandosi a pensionati d’oro, prevedendo inizialmente una retribuzione pari a 100 euro a ora, per 38 ore a settimana. Facendo due calcoli, poco più di 15mila euro al mese. È tutto riportato nell’atto del 26 luglio scorso, con il quale il commissario straordinario Antonio Nigri ha affidato l’incarico al dottor Giuseppe Altieri, ex primario di Anestesia e rianimazione (attualmente in pensione), per impiegarlo presso la struttura complessa del reparto di Urologia dell’ospedale “Tatarella” di Cerignola, fino al 31 dicembre 2022. La procedura rientra nelle prerogative della legge n. 52 del 22 maggio 2022,  che aggiorna la disciplina sulle “disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, e altre disposizioni in materia sanitaria”. La scelta è ricaduta sul medico di San Severo, con un passato da consigliere comunale (nel 2014 puntò anche a fare il sindaco sfidando Dino Marino nelle primarie del Pd), nel 2019 venne stato coinvolto nell’indagine sui “furbetti del cartellino”(fu interdetto, poi la successiva revoca del provvedimento), e ancora prima ha dovuto affrontare un processo su un sistema di truffe all’Asl, nel quale è stato definitivamente assolto.

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