Nicola Gatta si è dimesso da presidente della Provincia di Foggia

Nicola Gatta lascia la presidenza della Provincia di Foggia. Ha rassegnato oggi le sue dimissioni in vista di un’eventuale candidatura alle elezio

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Nicola Gatta lascia la presidenza della Provincia di Foggia. Ha rassegnato oggi le sue dimissioni in vista di un’eventuale candidatura alle elezioni politiche del 25 settembre. Ci sarebbe stato un “interessamento”, che però lui si riserva di valutare. La proposta sarebbe arrivata dall’area centrista, in particolare dall’Udc, e si vocifera di un incontro con Lorenzo Cesa. Non ci sarebbe, dunque, al momento, un posizionamento definito. Per non incappare nell’incandidabilità, avrebbe dovuto dimettersi entro sette giorni dalla pubblicazione del decreto di scioglimento delle Camere, ed oggi era l’ultimo giorno utile. Nel caso, ai sensi dell’articolo 53 del Tuel, avrebbe venti giorni per ritirarle.

Da Palazzo Dogana hanno confermato, poco dopo le 21, che ha trasmesso in serata le sue dimissioni alla Segreteria Generale dell’ente. L’atto ha natura tecnica ed è finalizzato alla cessazione delle funzioni presidenziali, nel rispetto del Decreto che disciplina le condizioni di candidabilità nelle elezioni per il rinnovo del Parlamento, spiegano dalla Provincia di Foggia.“Con la caduta del Governo Draghi e lo scioglimento delle Camere il quadro politico è evidentemente mutato in modo repentino ed improvviso – ha dichiarato Nicola Gatta –. Con le elezioni anticipate del prossimo 25 settembre si è manifestato un interesse per un mio eventuale impegno elettorale. Si tratta di un interesse che mi inorgoglisce – riferisce Gatta – perché è una dimostrazione di stima e, soprattutto, una conferma del buon lavoro svolto in questi anni nell’interesse della Capitanata. Nel riservarmi di valutare questo interesse e comunque avendo, sulla base dell’articolo 53 del Testo Unico degli Enti Locali, 20 giorni di tempo per il ritiro delle dimissioni – conclude Nicola Gatta – ho ritenuto doveroso attenermi al rispetto del Decreto che impone per la candidabilità ai presidenti di Provincia la cessazione delle funzioni entro 7 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto di scioglimento delle Camere”.

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