Tumore colon retto. Campo sulla Puglia: “Facciamo più screening per avere meno morti”

“Potenziare la prevenzione del tumore del colon retto per migliorare la salute della popolazione pugliese e ridurre l’impatto organizzativo e fina

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“Potenziare la prevenzione del tumore del colon retto per migliorare la salute della popolazione pugliese e ridurre l’impatto organizzativo e finanziario di questa terribile malattia sulla sanità regionale”. Lo afferma Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale.

“Insieme ai colleghi del Partito Democratico, ho chiesto e ottenuto il voto unanime del Consiglio regionale e formalizzato l’impegno dell’assessorato alle Politiche della Salute a garantire risorse – umane, strumentali e finanziarie – utili ad intensificare l’attività di screening ed intervenire sulla maggiore efficienza dei protocolli operativi relativamente alle colonscopie. Motivo dell’intervento legislativo è che il tumore del colon retto è la seconda/terza causa di morte per cancro, senza distinzione tra uomini e donne, pur essendo una delle forme tumorali più efficacemente prevedibile appunto con l’effettuazione di diagnosi precoci. Incrementare lo screening, dunque, vuol dire evidenziare per tempo il rischio dell’insorgere di neoplasie e adottare tutte le misure utili ad evitarle e favorire la guarigione del paziente. Le attività di prevenzione saranno rivolte alla popolazione di età compresa tra i 45 e i 75 anni chiamate dalle Asl a svolgere un test di selezione e classificazione ogni due anni, così da individuare i casi sospetti di malattia e avviarli ad esami diagnostici più approfonditi nelle strutture pubbliche. Abbiamo il dovere di agire con il massimo impegno nella lotta al tumore, qualunque forma assuma, perché la morte non può e non deve essere l’esito inevitabile di questa terribile malattia”.

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