Vaiolo scimmie: Oms, “è un’emergenza sanitaria globale”

Il vaiolo delle scimmie è un'emergenza sanitaria globale. Lo ha affermato oggi il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Om

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Vaiolo scimmie: Oms, ? emergenza sanitaria globale © ANSA
Il vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria globale. Lo ha affermato oggi il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa. Si tratta del più alto livello di allerta dell’Oms. Il vaiolo delle scimmie al momento ha colpito oltre 17 mila persone in 74 Paesi del mondo, il rischio è soprattutto alto in Europa mentre nel resto del mondo è “moderato”.
“È verosimile pensare che i casi siano 5-6 volte di più: siamo vicini, quindi, ai 100mila casi reali. L’Italia rimane fra i primi 10 Paesi, con circa 400 casi. Sono numeri impressionanti” afferma Andrea Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che sottolinea all’Adnkronos Salute: “Nessuno vuole fare allarmismo, ma occhio a sottovalutare problema. Sarebbe il caso di partire ora con un’importante campagna vaccinale, indirizzata a giovani maschi, altrimenti a settembre rischiamo di avere decine di migliaia di casi diagnosticati e altrettanti sotto traccia. Forse – prosegue Bassetti – il nome vaiolo delle scimmie ci fa pensare a qualcosa di lontano da noi – riflette l’infettivologo – sarebbe più il caso di dire che è il vaiolo della pelle, visto che dà tipicamente lesioni della cute. All’inizio il problema è stato sottovalutato, in Italia ma anche a livello internazionale, e nel giro di poco più 2 mesi si è arrivati a un numero impressionante di casi, non ce n’erano mai stati così tanti prima”.
Il vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria globale. Lo ha affermato oggi il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa. Si tratta del più alto livello di allerta dell’Oms. Il vaiolo delle scimmie al momento ha colpito oltre 17 mila persone in 74 Paesi del mondo, il rischio è soprattutto alto in Europa mentre nel resto del mondo è “moderato”.
“È verosimile pensare che i casi siano 5-6 volte di più: siamo vicini, quindi, ai 100mila casi reali. L’Italia rimane fra i primi 10 Paesi, con circa 400 casi. Sono numeri impressionanti” afferma Andrea Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che sottolinea all’Adnkronos Salute: “Nessuno vuole fare allarmismo, ma occhio a sottovalutare problema. Sarebbe il caso di partire ora con un’importante campagna vaccinale, indirizzata a giovani maschi, altrimenti a settembre rischiamo di avere decine di migliaia di casi diagnosticati e altrettanti sotto traccia. Forse – prosegue Bassetti – il nome vaiolo delle scimmie ci fa pensare a qualcosa di lontano da noi – riflette l’infettivologo – sarebbe più il caso di dire che è il vaiolo della pelle, visto che dà tipicamente lesioni della cute. All’inizio il problema è stato sottovalutato, in Italia ma anche a livello internazionale, e nel giro di poco più 2 mesi si è arrivati a un numero impressionante di casi, non ce n’erano mai stati così tanti prima”.

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