Pescatori, si spacca il fronte: alcuni tornano in mare ma non a Manfredonia. “Prezzi impossibili”

Pesca. Si spacca il fronte. Mentre alcune marinerie dell’Alto Adriatico hanno deciso di lasciare le banchine e riprendere il largo, per il momento due

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Pesca. Si spacca il fronte. Mentre alcune marinerie dell’Alto Adriatico hanno deciso di lasciare le banchine e riprendere il largo, per il momento due giorni a settimana, a Manfredonia i pescatori non mollano e continuano lo sciopero, se pur non obbligatorio. “Almeno lunedì le flotte di Chioggia, Ancona, Civitanova e San Benedetto del Tronto hanno deciso di tornare in mare, in attesa dell’incontro Sato Regione in programma martedì quando si discuterà del fermo bellico che dovrebbe dare alla categoria una boccata d’ossigeno. A Manfredonia abbiamo deciso di lasciare campo libero a tutti, anche se quasi tutti decideranno di non mollare gli ormeggi”.

“La situazione resta grave, anzi peggiora. Oggi come può ben vedere il gasolio da pesca costa 1,29 al litro. Lunedì arriverà a 1,34. Prezzi impossibili. Dopo 20 giorni di stop non abbiamo guadagnato niente, non abbiamo percepito nessun contributo statale, e nessuna istituzione ci ha aiutati. Siamo abbandonati a noi stessi. E sta salendo anche la tensione. Non siamo nelle condizioni di andare a lavorare. Personalmente per uscire a pescare ho bisogno di 1000 litri di gasolio, ovvero quasi 1500 euro al giorno. Li prenderò mai questi soldi di pesce? Non credo. Quindi meglio stare a casa”.Protesta dei pescatori Manfredonia, scarseggia il pesce fresco e molti  ristoranti potrebbero chiudere da lunedì per mancanza della materia prima -  Radio Norba

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