“Ho ipotecato casa dei miei e ora dormo sul peschereccio”: a Manfredonia il dramma del pescatore fermato dai rincari

“Ho investito in questo lavoro un anno e mezzo fa acquistando un peschereccio di 20 metri per un importo di 200 mila euro. Insomma per un ragazzo di

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“Ho investito in questo lavoro un anno e mezzo fa acquistando un peschereccio di 20 metri per un importo di 200 mila euro. Insomma per un ragazzo di 27 anni che ci mette coraggio è brutto trovarsi in questa condizione”. Donato Cannito e’ uno dei duecento armatori di Manfredonia che da, esattamente, 18 giorni sta protestano contro il caro gasolio. Le imbarcazioni sono ferme in porto e i pescatori hanno scelto di non andare in mare fino a quando non otterranno rassicurazioni sul prezzo del carburante, che oggi sfiora l’euro e 30 centesimi. “Tra le altre cose – aggiunge Donato – per acquistare la mia imbarcazione ho ipotecato anche la casa dei miei genitori”. I pescatori la scorsa settimana sono stati ricevuti da rappresentati del Governo ai quali hanno chiesto maggiori garanzie, come quella di fissare ad un tetto massimo di 70 centesimi il prezzo del gasolio. “Chiediamo aiuti concreti” – dice Donato che si chiede soprattutto: “Di noi giovani cosa resterà?”. Poi racconta che: “sono 10 giorni che dormo in barca per sorvegliare non solo il mio peschereccio ma anche quello degli altri miei colleghi. Le barche – conclude – sono nate e devono morire per navigare e non per fare le piattaforme nel porto”.
di Tatiana Bellizzi

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