Scontri fra pescatori e polizia: “Siamo alla fame”.

https://youtu.be/EoAIQjArT20 I pescatori e tutto il mondo della pesca sono in rivolta. Una mobilitazione che vede i pescherecci fermi da qualche gi

Buco nell’acqua per il metrò del mare tra Manfredonia e le isole Tremiti
Perdita canalone Via Di Vittorio,
La teofania del sole a San Leonardo

I pescatori e tutto il mondo della pesca sono in rivolta. Una mobilitazione che vede i pescherecci fermi da qualche giorno, visto che uscire in mare risulta ormai troppo antieconomico. Come riporta Il Messaggero, “a Venezia alcuni giorni fa c’era stato un corteo acqueo da Chioggia fino alla Capitaneria di Porto; a Manfredonia (Foggia) 200 pescherecci hanno fatto passare soltanto la nave con l’acqua per le Isole Tremiti. A Mazara del Vallo nessuna protesta, invece, in attesa degli esiti del Tavolo. Nella Legge di Bilancio, ricordano le associazioni di categoria, è stato esteso anche ai pescatori il beneficio della cassa integrazione, ma al momento i tempi per accedere a questo ammortizzatore sociale sono lenti”. Cosa chiedono?Rapido utilizzo del credito di imposta, previsto ma ancora inattuato, anche per il secondo trimestre 2022, applicazione della Cassa Integrazione Salariale Operai Agricoli (Cisoa) per la quale le imprese versano i contributi dal primo febbraio scorso, risorse finanziarie aggiuntive all’Ue e una compensazione sul modello della crisi Ucraina, per aiutare il sistema pesca agonizzante per la guerra e il caro gasolio”. Sono queste le principali richieste che nei giorni scorsi hanno raccolto il sostegno delle Regioni. Vi è anche quella di un emendamento nella proposta di regolamento della Commissione europea per consentire l’attivazione del fermo pesca anche come misura a sostegno della perdita di redditività dovuta alla crisi Ucraina, procedure semplificate di accesso al credito, sospensioni dei vecchi mutui e garanzie sui nuovi.

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