Occupazione in Puglia, la ripresa è lenta ma c’è. Turismo settore trainante

Timidi segnali di ripresa. Sebbene nessun pugliese se la senta ancora di stappare bottiglie e brindare alla fine della crisi. Eppure i dati (maggi

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Occupazione in Puglia, la ripresa è lenta ma c'è. Turismo settore trainante

Timidi segnali di ripresa. Sebbene nessun pugliese se la senta ancora di stappare bottiglie e brindare alla fine della crisi. Eppure i dati (maggio 2022) dell’analisi redatta congiuntamente dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dalla Banca d’Italia e dall’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (sulla base delle comunicazioni obbligatorie e delle dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro), dimostrano che, dopo due anni di assoluta apnea e un quadro generale davvero sconsolante, l’occupazione continua a crescere, anche se a ritmo più basso rispetto a inizio anno.

Infatti, nonostante il peggioramento delle aspettative delle imprese e l’aumento del prezzo dei beni energetici, causati dalla guerra in Ucraina, nei primi quattro mesi in Italia sono stati creati circa 260 mila posti di lavoro: rispetto al periodo di esplosione della crisi pandemica (primo e secondo trimestre 2020) si è registrato un aumento di oltre un milione di posizioni lavorative.

In Puglia, spulciando il report sul mercato del lavoro, tra attivazioni e cessazioni di contratti, nel primo quadrimestre 2022 c’è stato un saldo in positivo di 11.325 (nel 2020 fu di 20mila). Nei primi quattro mesi sono stati creati circa 152mila  posti di lavoro: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è registrato un aumento di circa 50mila posizioni lavorative.

La crescita dei posti di lavoro non è omogenea tra settori: negli ultimi mesi si è ridotto il contributo dell’industria (2.008 nuovi contratti) in senso stretto, settore nel quale l’occupazione è ancora inferiore rispetto ai 3.716 dello stesso periodo del 2021.

Nel comparto delle costruzioni, da gennaio ad aprile, si sono manifestati segnali di rallentamento e i nuovi contratti attivati, al netto delle cessazioni, sono stati 5.147 rispetto ai 5.416 dell’analogo periodo del 2021.

Ha invece accelerato il turismo, che beneficia della ripresa della domanda sospinta dal miglioramento della situazione epidemiologica e dalla rimozione di molte restrizioni. Anzi, in Puglia, con i 5.926 nuovi contratti (rispetto al calo di oltre 2mila nel 2021), il turismo si conferma un settore strategico per quanto l’occupazione.

La conferma arriva anche dal bollettino del Sistema informativo Excelsior (realizzato da Unioncamere e Anpal) che getta lo sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo maggio-luglio 2022: in Puglia la previsione è di oltre 30mila «entrate» nel settore turistico tra rinnovi contrattuali e nuovi contratti. Le opportunità di lavoro previste nei per i mesi maggio-luglio nei diversi settori (servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici, servizi alle persone, servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, costruzioni, commercio) ammontano ad oltre 100mila.

Significativo che gran parte dei contratti previsti sia a tempo determinato. La propensione delle imprese a trasformare i rapporti di lavoro temporanei è infatti tornata sui livelli precedenti all’inizio della pandemia.

Anche in Puglia, inoltre, l’occupazione delle donne cresce a un ritmo superiore a quella degli uomini, frenata dall’andamento dell’industria, ma è caratterizzata da una minore incidenza dei rapporti a tempo indeterminato, concentrandosi nel turismo, settore in cui i contratti stabili sono meno frequenti.

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