Tra furbetti e scrocconi, tra polemiche e divisioni, il reddito di cittadinanza ha superato già da qualche mese il terzo anno di vita e per l’Inps
Tra furbetti e scrocconi, tra polemiche e divisioni, il reddito di cittadinanza ha superato già da qualche mese il terzo anno di vita e per l’Inps, l’ente che mensilmente eroga il sussidio pensato per sostenere i cittadini in difficoltà economica, è tempo di bilanci.
Sono infatti trascorsi oltre 3 anni da quando è entrata in vigore la legge sul Reddito di cittadinanza. Il sussidio che fu voluto nel 2019 dal primo Governo Conte come un sostegno ai nuclei familiari con un reddito Isee (indicatore di situazione economica equivalente) inferiore ai 9.360 euro annui. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio statistico dell’Inps sul reddito e la pensione di cittadinanza (un altro contributo introdotto sempre nel 2019) i nuclei beneficiari di questi due sostegni nei primi mesi del 2022 sono oltre 1 milione e 400 mila. Più precisamente: 1.473.045 e, di questi, la stragrande maggioranza (1.342.630) ha beneficiato del reddito di cittadinanza dell’importo medio erogato di 586, 58 euro. La platea dei percettori di reddito di cittadinanza è composta, a livello nazionale, da 3.118.515 cittadini italiani.
La Puglia è al quinto posto (dopo Campania, Sicilia, Lazio e Lombardia) tra le regioni dove il reddito di cittadinanza è più diffuso e richiesto: analizzando gli ultimi dati diffusi dall’Inps e riferiti al primo trimestre 2022, infatti, apprendiamo che i nuclei familiari pugliesi beneficiari di reddito di cittadinanza sono stati 124.866 (nel 2021 furono 143.195
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