Fotovoltaico, ecco come rendere l’investimento conveniente

La crisi energetica, che sta imponendo un rialzo vertiginoso dei prezzi in bolletta e la mancanza di materie prime e il loro rincaro rischiano di fa

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(foto Ansa)

La crisi energetica, che sta imponendo un rialzo vertiginoso dei prezzi in bolletta e la mancanza di materie prime e il loro rincaro rischiano di far diventare l’investimento nel fotovoltaico, che prima conveniva, troppo oneroso. Altroconsumo ha fornito alcuni consigli per rendere questo investimento giustificato sotto il profilo economico.

Con la crisi energetica dai 5 ai 10 anni in più per ripagare l’investimento

La domanda è: installare un pannello fotovoltaico in casa è davvero conveniente? Se si sceglie con attenzione – risponde l’associazione dei consumatori – l’investimento in pannelli fotovoltaici si ripaga mediamente in 10 anni. In questa fase di crisi energetica, però, la spesa iniziale può essere più alta e ripagata in 15-20 anni.

Utile farsi fare più preventivi

Il primo consiglio è quello di fare diversi preventivi, se si sta valutando di installare un impianto fotovoltaico, è fondamentale per comparare i materiali proposti e per poter scegliere l’impianto che più si addice alle esigenze della vostra casa. Inoltre, naturalmente, questo permette di ridurre di molto i costi.Quando è conveniente il fotovoltaico
La convenienza di questo tipo di fonte rinnovabile dipende dal consumo elettrico medio dell’abitazione e dal corretto dimensionamento dell’impianto. Inoltre, va considerato il meccanismo dello “scambio sul posto”, il sistema regolato dal Gse (Gestore dei servizi energetici), per compensare l’avanzo di energia elettrica prodotta da un impianto privato, che viene immesso nella rete nazionale perché non consumato. L’energia utilizzata attraverso il proprio impianto durante le ore solari è gratuita, ma durante le ore serali la corrente costa cara, ed è proprio qui – mette in evidenza il report di Altroconsumo – il segreto per risparmiare. Infatti, il Gse riconosce tra i 7 e i 10 centesimi a kilowattora per l’energia donata alla rete, mentre l’energia prelevata dalla rete costa in media 35 centesimi al kWh nel mercato tutelato.Per un impianto fotovoltaico davvero conveniente bisogna spostare la maggior parte dei propri consumi di elettricità nelle ore di sole sfruttando subito l’energia prodotta dall’impianto, evitando di pagare l’energia prodotta della rete (attualmente rincarata anche dell’80%), permettendo un grande risparmio. Inoltre, per installare un impianto fotovoltaico, è opportuno avere consumi annuali sopra ai 2.500-3.000 kWh, scenario tipico di una famiglia di quattro persone.

I risparmi

Per una casa senza fotovoltaico il costo della bolletta elettrica risulta il più alto, oltre 1.200 € l’anno, ma in questo scenario non ci sono investimenti iniziali da sostenere né costi di manutenzione. Considerando invece l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico da 3kW di potenza, la spesa della famiglia scende a 790 € l’anno; quindi l’investimento nel fotovoltaico, se fatto correttamente, si ripaga bene e permette un buon risparmio in bolletta. La spesa elettrica più contenuta è quella di un impianto fotovoltaico ad accumulo, dotato di batteria: quest’ultimo permette di pagare da subito la bolletta più leggera (588 € l’anno), ma l’intero investimento si recupera in circa 15 anni. La batteria è una componente costosa, che fa alzare di molto il prezzo dell’intero impianto. Anche per questo motivo occorre dimensionarla correttamente sui propri bisogni: di certo non sarà conveniente per una famiglia con un consumo domestico contenuto.

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