Mascherine al chiuso fino al 15 giugno: obbligo FFP2 per spettacoli e sport. Monta la protesta dei cinema

Si delinea in modo definitivo il quadro delle regole anti-Covid che scatterà dall’1 maggio: l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine al chiuso sarà

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Si delinea in modo definitivo il quadro delle regole anti-Covid che scatterà dall’1 maggio: l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine al chiuso sarà prorogato “dal 1 maggio al 15 giugno 2022” anche per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in “locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati”, oltre che in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso. L’obbligo sarà quello di indossare mascherine FFP2 per assistere a spettacoli (teatro, cinema, concerti) ed eventi sportivi che si svolgono al chiuso. Stesso obbligo anche per accedere a mezzi di trasporto come aerei, navi, treni, bus.

Dopo l’approvazione da parte della commissione competente della Camera del decreto fine stato di emergenza, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che recepisce il testo dell’emendamento sull’utilizzo delle mascherine al chiuso.

Come già ipotizzato durante gli ultimi giorni, rimane l’obbligo di mascherina nelle “strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, ivi incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali di cui all’articolo 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017″. La proroga dell’utilizzo delle mascherine, chirurgica o di maggiore efficacia protettiva, è stata invece già prevista per la scuola fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021-2022. Fanno eccezione i bambini fino a 6 anni di età e i soggetti con patologie incompatibili con l’uso di tali dispositivi di protezione.

Monta la protesta dei cinema: “E’ inaccettabile che sia ancora lo spettacolo l’unico a pagare una pesante e ormai non più sostenibile né comprensibile penalizzazione in materia di protocollo Covid”. Lo rileva l’Anec – Associazione Nazionale Esercenti Cinema – in una nota, sottolineando che “le misure vedono una generica raccomandazione per tutte le attività, comprese realtà commerciali sicuramente molto affollate e con elevate possibilità di contatto fra le persone, mentre si obbligano i cinema a imporre la FFP2, nemmeno le chirurgiche già concesse alle discoteche”. “Sono due anni che con senso di responsabilità gli esercenti hanno preso atto delle stringenti misure, applicate ogni volta in prima istanza ai cinema, ma adesso l’accanimento non è più comprensibile. Secondo l’Anec nel 2020 si sono registrate perdite del 71% rispetto al 2019, mentre nel 2021 erano del 12%. E dopo i primi 4 mesi del 2022 si registrano ancora perdite del 60% sul 2019. “Nessun settore è in grado di resistere a numeri disastrosi di questo livello e, giunti a questo punto, è evidente che non si tratta più di un tema di salute ma di volontà politica incomprensibile e unicamente dannosa per il settore”, si legge nella nota dell’associazione, che chiede “assunzione di responsabilità al Consiglio dei ministri per evitare ulteriore danno all’esercizio cinematografico, in vista di due mesi che vedranno arrivare in sala alcuni block-buster di forte appeal che potrebbero consentire un ritorno in sala di pubblico”.

Intanto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, afferma che “da giugno sarà inevitabile che la mascherina venga eliminata” e che “quel mese sarà abbandonata un po’ ovunque”. Nei luoghi di lavoro decadrà già dall’1 maggio l’obbligo, “saranno i singoli protocolli a decidere come muoversi”. In ogni caso, è ancora fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione. Il sottosegretario consiglia di tenere ancora la mascherina “negli uffici dove c’è il contatto col pubblico” e in generale “al chiuso e in presenza di molti altri”.

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