Oltre 50 milioni per smantellare il ghetto di Borgo Mezzanone, “vergogna che deve sparire”. Le risorse dal Pnrr

Manfredonia con Borgo Mezzanone è uno dei comuni con maggior presenza di cittadini stranieri che vivono in condizioni pietose sull’ex pista del CA

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Manfredonia con Borgo Mezzanone è uno dei comuni con maggior presenza di cittadini stranieri che vivono in condizioni pietose sull’ex pista del CARA: 51.665. Per superare gli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli, arrivano le risorse stanziate all’interno del PNRR, e al comune di Manfredonia spetteranno ben oltre 53 milioni di euro. Tra i target individuati è quello destinatario di maggiori finanziamenti. Di questo e di caporalato si è discusso questa mattina a Borgo Mezzanone, presso l’ex pista del vecchio aeroporto in territorio di Manfredonia. Ad illustrare le proposte del sindacato, il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e il segretario della Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi.

“Queste vergogne devono sparire dal nostro territorio. Le risorse del PNRR serviranno a provare a dare soluzione a questo annoso problema. Solo in Puglia sono arrivati 113 milioni euro, e di questi poco più della metà andranno al Comune di Manfredonia. Dobbiamo provare a fare una politica integrata, di superamento dei ghetti e di integrazione di tanti lavoratori e cittadini, provando a costruire una situazione non transitoria ma di soluzione strutturale. Pensiamo che questi lavoratori potranno integrarsi nelle città come a Manfredonia dove sono arrivati oltre 53 milioni. Chiederemo lo smantellamento di questo ghetto”.

E il Comune di Manfredonia che dice? A Borgo Mezzanone era presente il vice sindaco Giuseppe Basta. “Manfredonia è il comune che riceverà più fondi di tutti, si potranno realizzare diversi interventi per combattere un fenomeno come il caporalato che colpisce da sempre il nostro territorio. Il sindacato chiede di trasferire questi lavoratori a Manfredonia? Occorre istituire un Tavolo e capire meglio quello che si vuole fare, capire le modalità di come smantellare il ghetto e di come integrare questa gente all’interno della città di Manfredonia. Al momento la popolazione non è pronta a questo cambiamento”.

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