Ponti, gallerie e torrenti: più sicurezza tra Mattinata e Vieste. Si intensifica l’impegno del Consorzio di Bonifica

Il Consorzio di Bonifica del Gargano ha completato il primo lotto di lavori relativi alla messa in sicurezza del torrente “Mattinatella”, ma Anas le g

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Il Consorzio di Bonifica del Gargano ha completato il primo lotto di lavori relativi alla messa in sicurezza del torrente “Mattinatella”, ma Anas le gallerie non le apre ancora. Resteranno chiuse ancora per alcuni giorni, per lavori di manutenzione, e si spera che il traffico da e per Vieste possa riprendere prima delle festività pasquali. Nel frattempo chi da Mattinata deve recarsi a Vieste, e viceversa, dovrà percorrere la vecchia litoranea.

Presentati stamane all’uscita della Galleria Palombari in agro di Mattinata, i lavori portati a termine dal Consorzio di Bonifica Montana del Gargano per la messa in sicurezza dell’attraversamento del Torrente Mattinatella, lungo la S.S. 89 – Variante di Mattinata, nell’ambito dei relativi lavori di sistemazione idraulica.
Al taglio del nastro sono intervenuti il sindaco di Mattinata, Michele Bisceglia, il presidente del Consorzio, Michele Palmieri, il consigliere regionale Giandiego Gatta, in rappresentanza del Consiglio Regionale della Puglia, il vicepresidente del Consorzio Michele Tabacco, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mattinata, Luigi Falcone, oltre a rappresentanti dell’Anas, delle organizzazioni di categoria e sindacali, del mondo accademico e degli ordini professionali, amministratori e dipendenti del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano e dell’impresa realizzatrice dei lavori.

L'Anas chiude la galleria di Mattinata ”Monte Saraceno” per manutenzione  degli impianti – Mattinata.it

Unanime apprezzamento è stato espresso per la collaborazione corale tra enti diversi che ha consentito di realizzare le opere previste nell’assoluto e rigoroso rispetto dei tempi e dei costi previsti, restituendo in circa tre mesi al territorio un’infrastruttura che appartiene all’intera comunità.
Con un costo complessivo di circa 4 milioni di euro, interamente finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole, sono previsti, e in parte già realizzati, un intervento strutturale di miglioramento delle condizioni di deflusso consistente nella riprofilatura del corso d’acqua e nella riduzione della pendenza mediante salti di fondo in gabbioni, in interventi di consolidamento e protezione del piede delle scarpate per mezzo di rivestimento in pietrame disposto anche sul fondo dell’alveo nei tratti soggetti a fenomeni erosivi maggiormente significativi, nonché la realizzazione dell’attraversamento inaugurato, di un’adeguata viabilità di servizio laterale per favorirne la futura manutenzione e, infine, di difese spondali in gabbioni e massi di scogliera rinverditi. È stata così mitigata la condizione di rischio elevato rappresentata dal trasporto a valle di detriti, garantendo così la viabilità in arterie di importanza primaria per il collegamento con aree ad elevata valenza turistica, evitando anche particolari danni agli insediamenti posti in prossimità dello sbocco.

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