Ucraina, Zelensky: ‘No agli ultimatum russi, vogliono le nostre città.’ L’ira della Russia su Biden: relazioni a rischio

L'Ucraina "non può accettare alcun ultimatum dalla Russia". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. L'Ucraina non può accettare gli ultima

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L’Ucraina “non può accettare alcun ultimatum dalla Russia”.

Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky.

L’Ucraina non può accettare gli ultimatum russi. Dovremmo prima essere distrutti per soddisfare i loro ultimatum”, ha detto Zelensky al sito ucraino Suspilne. Mosca – ha aggiunto – voleva che l’Ucraina “consegnasse” Kharkiv, Mariupol e Kiev, ma né la popolazione di quelle città e “né io, come presidente, possiamo farlo”.

E’ durata un’ora la telefonata del presidente americano Joe Biden con i leader europei, tra i quali il premier italiano Mario Draghi. Il colloquio è durato un’ora, dalle 11.14 alle 12.12, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca.

La Russia sta facendo del terrorismo di Stato in Ucraina e attaccherà anche altri Paesi. Lo ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, nel corso di una conferenza stampa a Londra col suo omologo britannico, Ben Wallace. Si è trattato di un blitz non annunciato di Reznikov, il primo dall’inizio dell’invasione da parte delle truppe di Mosca. Nel suo breve intervento, il ministro ucraino ha detto che 150 bambini sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione russa e 400 scuole e asili, oltre a 110 ospedali, sono stati distrutti. “Questo è terrorismo di Stato. Ecco perché il Cremlino deve essere fermato, perché andrà oltre. Attaccherà altri Paesi”. Ha poi elogiato il sostegno militare offerto da Londra a Kiev. “Il ruolo del governo britannico è speciale, il suo coraggio e il suo spirito sono in netto contrasto alla passività di altri Paesi”, ha dichiarato Reznikov, secondo cui la Gran Bretagna è stata la prima a fornire armi “potenti” all’Ucraina. Il governo di Boris Johnson è infatti uno dei principali partner e fornitori militari di Kiev: della crescente collaborazione fra i due Paesi hanno sicuramente discusso nei loro colloqui Reznikov e Wallace.

Mosca si difende dopo il clamore suscitato dal bombardamento del centro commerciale a Kiev.  Secondo  il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass, all’interno dell’edificio si mascondeva una batteria di sistemi multipli di lanciamissili e un deposito di munizioni. “Nascondendosi dietro i quartieri di abitazione nel sobborgo di Kiev di Vinogradar, le unità nazionaliste ucraine hanno condotto per diversi giorni il fuoco di missili lanciatori multipli contro i militari russi”, ha detto. Secondo Konashenkov, il centro commerciale è stato usato come deposito di munizioni e missili.

Relazioni Usa-Russia in un momento delicato. Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti “inaccettabili” di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito “criminale di guerra” e “dittatore assassino”. Lo riportano alcuni media americani, fra i quali Cnbc e l’agenzia Bloomberg. Secondo la Russia, le parole del presidente Usa potrebbero causare una rottura dei rapporti con gli Stati Uniti.

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