«Sfumato il dialogo Bari-Mosca» tutto il rammarico di Emiliano

Un dialogo interrotto, forse compromesso irreparabilmente a causa dell’aggressione russa all’Ucraina. C’è rammarico nelle parole del presidente della

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Un dialogo interrotto, forse compromesso irreparabilmente a causa dell’aggressione russa all’Ucraina. C’è rammarico nelle parole del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che vede crollare come un castello di carta il feeling costruito negli anni tra Bari e la Russia, nel nome di San Nicola, e non solo.

Una relazione corroborata addirittura da uno scambio immobiliare che nell’ormai lontano 2007, in occasione del vertice italo russo, coinvolse i Governi e il Comune del capoluogo. A quindici anni di distanza uno dei simboli della permuta che sembrava sigillare indissolubilmente il rapporto di amicizia tra le due nazioni, l’ex caserma Rossani, è stata trasformata in un parco e restituita ai baresi. «Questa meravigliosa giornata mi riempie il cuore, ma ho anche un velo di tristezza, perché questa operazione fu realizzata a seguito del vertice italo-russo, grazie anche ad una operazione molto importante che vide il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Bari per restituire al patriarcato di Mosca la Chiesa Russa dedicata a San Nicola», afferma Emiliano, in occasione dell’inaugurazione del parco nell’ex area militare.

«Noi abbiamo lavorato tanti anni a questo progetto di pace, perché sapevamo che era un punto delicato e fondamentale – aggiunge il presidente -. Lo sapeva Papa Giovanni Paolo II, lo sapeva Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. Abbiamo lavorato tantissimo per il dialogo ecumenico, convinti che San Nicola potesse essere un elemento di unità e di pace con la Federazione russa».

L’acquisizione dell’area dell’ex caserma Rossani, in cambio della Chiesa russa, «è stata una acquisizione fortemente voluta per recuperare un’area fondamentale per la città, un’iniziativa che vide allora il presidente della Regione, Nichi Vendola, e me come sindaco di Bari costruire l’accordo, che ha portato il sindaco Antonio Decaro a concludere tutta l’operazione», dice ancora Emilano, non prima di ribadire rammarico e contrarietà per l’insensatezza della guerra avviata dalla Russia.

«A maggior ragione, in questo momento la tristezza è tantissima, non solo per i quindici anni di lavoro che sono sfumati in un secondo, ma anche per le sofferenze del popolo ucraino che noi stiamo accogliendo con tutto il cuore e con tutta l’anima nella speranza che la pace possa essere raggiunta al più presto», conclude.

«Sfumato il dialogo Bari-Mosca» tutto il rammarico di Emiliano

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