“La quarta ondata arriverà in Puglia tra 25-30 giorni”. Emiliano spinge per la terza dose: “Prima vi vaccinate e meglio è”

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro hanno presentato oggi la nu

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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro hanno presentato oggi la nuova fase della campagna vaccinale con particolare riferimento alla somministrazione delle terze dosi (richiamo), in linea con le indicazioni nazionali.

Quella contro il Covid per Michele Emiliano è una battaglia che non è finita e non è una esercitazione purtroppo.”Ci stiamo confrontando contro una vicenda che non sappiamo quando si esaurirà. Il vaccino è la principale arma che abbiamo per metterci in sicurezza e la terza dose è importantissima per contenere i contagi e ridurre le eventuali complicazioni da covid 19. Il Ministero ci autorizza da lunedì a fare la terza dose solo a chi ha più di 40 anni. Noi stiamo premendo per poter vaccinare tutti man mano che i sei mesi dalla dose precedente scadono, perché è bene prenotarsi in modo da gestire al meglio il personale e gli hub. Siamo fiduciosi che il Governo, una volta superate alcune perplessità, possa autorizzare la vaccinazione senza limiti di età”.

Il Governatore della Regione Puglia spinge tutti i cittadini a chiedere la vaccinazione e il richiamo. “Non lo hanno fatto in queste settimane, probabilmente rassicurati dai dati sugli ospedali vuoti, ma pensiamo che tra 25/30 giorni la quarta ondata raggiunga anche la Puglia. Quindi prima vi vaccinate, meglio è”

Evidenzia il governatore: “Sono tantissimi i cittadini non vaccinati che, una volta preso il covid, hanno lanciato messaggi dalle terapie intensive degli ospedali pentendosi amaramente della loro scelta. Io spero ci sia un movimento generale della società pugliese che spinga la terza dose. Ma lo voglio anche dire, ci sono ancora moltissimi che non hanno fatto neanche una dose”

Per Emiliano diventa fondamentale i ruolo dei medici: “Parlate con i vostri assistiti, chiamateli direttamente e spiegate l’importanza della vaccinazione e del richiamo. Le prenotazioni sono aperte e saranno aperte per tutti, per quelli che devono fare la prima dose e per quelli che devono fare il richiamo. Vaccinarsi è l’unica arma di cui disponiamo”.

Michele Emiliano conclude: “L’alternativa sarebbe bloccare di nuovo tutta la società italiana con i lockdown che hanno già provocato danni enormi”

Sottolinea il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro: “Da lunedì 22 novembre potranno essere somministrate le terze dosi agli over 40 così come è stato stabilito dal commissario Figliuolo e potranno essere somministrate sia a coloro che hanno effettuato la prenotazione, sia a coloro che decidano di accedere liberamente. Ci saranno in ogni provincia hub aperti 7 giorni su 7 e 12 ore al giorno. Da lunedì 29 novembre prenotazioni aperte anche agli under 40 per effettuare la terza dose di vaccino. Ci portiamo avanti con le prenotazioni in attesa che la struttura commissariale nazionale autorizzi il sistema regionale al richiamo anche per gli under40”

Situazione epidemiologica

L’ultimo report di monitoraggio nazionale, relativo alla settimana 1-7 novembre evidenzia un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione a livello nazionale. A livello regionale, la stima di Rt puntuale è pari a 1.22 e Rt ospedalizzazione è 1.18, entrambi al di sopra della soglia epidemica, deponendo per un andamento in crescita dei casi e dei ricoveri ospedalieri. L’analisi aggiornata dell’incidenza settimanale per classe di età, relativa alla settimana di monitoraggio 8-14 novembre, fa registrare una situazione di incremento in particolare nelle fasce pediatriche e giovanili, ma con un interessamento crescente anche nell’età adulta e anziana. Questo dato deve essere letto anche alla luce dei risultati dell’analisi dell’efficacia vaccinale condotti da ISS che stima dopo i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale tra il 50 e il 60% la protezione dal contagio, e all’80% la protezione dal ricovero ospedaliero. La situazione sopra rappresentata richiede un miglioramento dei livelli di copertura, un potenziamento dell’offerta e un’accelerazione nei tempi di somministrazione, in specie, per la dose booster come già indicato dalla Struttura commissariale e dal Ministero della Salute.

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