Pompei, 50 anni fa il concerto dei Pink Floyd: “Eventi per un pezzo di storia”

"Il Live at Pompeii dei Pink Floyd è una pietra miliare del rock, un pezzo di storia". Così il sindaco di Pompei (Napoli) Carmine Lo

Mascherine al chiuso fino al 15 giugno: obbligo FFP2 per spettacoli e sport. Monta la protesta dei cinema
100 anni fa nasceva Tognazzi: Ugo, nessuno e centomila
Eleggibilità Tomaiuolo, lunedì 9 maggio torna il Consiglio comunale

“Il Live at Pompeii dei Pink Floyd è una pietra miliare del rock, un pezzo di storia”. Così il sindaco di Pompei (Napoli) Carmine Lo Sapio, annunciando all’Adnkronos, in occasione del 50° anniversario del film-concerto girato dai Pink Floyd negli scavi archeologici dal 4 al 7 ottobre 1971 e pubblicato l’anno seguente con il titolo “Pink Floyd: Live at Pompeii”, una serie di iniziative per ricordare e onorare uno dei momenti più iconici della storia del rock. Di quel concerto “l”Echoes’ si sente chiaramente tutt’oggi”, dice Lo Sapio, giocando con il titolo del lungo brano che, diviso in due parti, attraversa l’intero concerto del quartetto composto da David Gilmour, Roger Waters, Richard Wright e Nick Mason.

“Tantissime persone – racconta il primo cittadino – varcando la soglia dell’Anfiteatro pensano immediatamente alle immagini immortalate da Adrian Maben e ai suoni memorabili dei Pink Floyd. Il Live at Pompei è una pietra miliare, un pezzo di storia che si sovrappone ad altre storie. Un concerto rivoluzionario, senza pubblico, se non per i giovani ‘imbucati’ che ebbero la fortuna di assistervi ipnotizzati e nascosti tra i gradoni“. Un concerto tra l’altro “nato da una disavventura: il regista Adrian Maben fu rapito dall’atmosfera dell’Anfiteatro quando, al crepuscolo, arrivò in un Anfiteatro ormai segnato dalle ombre della sera in cerca del passaporto perduto. Fu un colpo di fulmine che dura ancora oggi, 50 anni dopo”.

Un anniversario che “arriva al termine di un periodo complicato costellato di tante incertezze che non ci hanno consentito una programmazione chiara. Ora però che la crisi pandemica sembra rasserenarsi – fa sapere Lo Sapio – stiamo mettendo in cantiere tutta una serie di iniziative per celebrare come merita questo traguardo e, assieme al direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel, rendere onore ai Pink Floyd e ad Adrian Maben che con il proprio contributo hanno ulteriormente arricchito il nome della città di Pompei agli occhi del mondo. Restano da definire poche cose, ma in cantiere ci sono una serie di manifestazioni tra Parco archeologico e città nuova che, di certo, non deluderanno fans e visitatori”.

 

alternate text

 

COMMENTI

WORDPRESS: 0