POLO CHE SCENDE POLO CHE SALE

L’AFA che grava pesante non rallenta l’attività del sempre più variegatissimo circo degli stakanovisti in cerca d’autore impegnati, in vista dell’ap

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L’AFA che grava pesante non rallenta l’attività del sempre più variegatissimo circo degli stakanovisti in cerca d’autore impegnati, in vista dell’appuntamento elettorale amministrativo, a fare e disfare accordi e aggregazioni più vicini all’inciucio che a quell’arte sopraffina che è la Politica. Dopo il clamoroso flop del centrodestra di Giandiego Gatta che con la sua personale scelta del candidato sindaco ha determinato l’allontanamento di Fratelli d’Italia e Lega dal Forza Italia, in netto contrasto con quella scelta decisamente contraria alla tradizione politica di quel settore, anche un altro raggruppamento pare che segni il passo.
E’ QUELLO da tempo annunciato tra Manfredonia Nuova, Movimento 5 stelle, Movimento Est e qualche altra sigla compresa una frangia indefinita del Pd che avrebbe dovuto partecipato in incognito. Una delle condizioni imposte a quel partito sconquassato da clamorose dispute interne, è infatti che si presentasse senza simbolo e bandiera e soprattutto mondato dei nominativi della vecchia guardia cui si addebitano pesanti colpe per quanto successo in seno all’amministrazione comunale. Una condizione che pare non sia bene accolta da alcuni esponenti di quel partito che avrebbero addirittura proposto un loro nominativo alla carica di sindaco, poi smentito. E il nominativo del sindaco è anche la ragione della rottura annunciata con 5 stelle.
CHI INVECE ha trovato la quadra per un polo a cinque, è Fratelli D’Italia a guida Adriano Carbone. Con un comunicato viene annunciato un <accordo politico programmatico finalizzato alla creazione di un cammino congiunto che conduce alle prossime elezioni in maniera coordinata e precisa, nella convinzione che la coerenza e la lealtà tra le parti siano valori indiscutibili e inalienabili, per il dovuto rispetto del cittadino che si reca alle urne>. I partner sono “Popolari pugliesi” di Anna Trotta; “Manfredonia in Centro” di Cristiano Romani” che ha chiuso la sua incerta esperienza con la Lega; “Unione Democratica di Centro” di Alessandro Mangini; e “Città protagonista” del duo Libero Palumbo e Antonio Prencipe ex sostenitori ora pentiti (?) del sindaco dimesso e dichiarato incandidabile.
<LA COALIZIONE vuole cogliere – è detto nel comunicato costituente – questa grande opportunità di ricostruzione e rinascita della nostra Città, valorizzando le proprie diversità, confinando ai margini della politica locale quei soggetti che vorrebbero continuare a fare e disfare le sorti della città, a loro piacimento, rivolgendosi invece a tutte le persone, oneste e coraggiose, che oggi possono scegliere liberamente il futuro della loro Comunità>.
CONCETTI comuni a tutti gli schieramenti che intendono presentarsi al giudizio delle urne. Li sottoscrivono anche quei personaggi ben noti per la loro spavalda e arrogante presenza nei contesti politico-amministrativi appena passati e che ora ardiscono di ripresentarsi sotto l’etichetta del “nuovo”. Alcuni nomi cominciano a circolare in incognito, come a tastare il terreno, ma ancora niente di esplicito e ufficiale.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto
Michele Apollonio

 

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