Caldo infernale negli hub vaccinali: chiudono alcune postazioni

Hub vaccini bollenti e senza impianto di climatizzazione. Per fronteggiare i disagi collegati alle elevate temperature, la Asl Foggia ha predisposto m

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Hub vaccini bollenti e senza impianto di climatizzazione. Per fronteggiare i disagi collegati alle elevate temperature, la Asl Foggia ha predisposto misure volte a garantire l’ideale comfort climatico all’interno dei punti vaccinali non climatizzati, esattamente così come richiesto dall’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco e dal direttore del dipartimento della Salute, Vito Montanaro

Dove è stato possibile, in sinergia con gli enti proprietari delle strutture che ospitano le postazioni vaccinali, si stanno installando adeguati impianti di climatizzazione. A Vieste, Accadia, Cagnano Varano, Lucera, Manfredonia, Orta Nova, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico, Vico del Gargano.

È stata invece disposta la chiusura di quei punti vaccinali nei quali non è stato possibile effettuare interventi simili.

Nel dettaglio, chiuderanno le postazioni di Foggia, Istituto Masi-Giannone (dal 5 luglio le attività si sposteranno al PVP della Fiera di Foggia); Monte Sant’Angelo, Palazzetto dello Sport (dal 5 luglio le attività di sposteranno al Punto vaccinale all’interno del Presidio Territoriale di Assistenza); San Severo, scuola elementare De Palma (dal 5 luglio le attività si sposteranno al Pvt di via Crogan) e Troia, Palazzetto dello Sport (dal 5 luglio le prime dosi saranno prenotabili presso gli altri punti vaccinali del territorio,  le seconde dosi saranno somministrate presso la sede del Distretto di Troia).

La comunicazione firmata dall’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, e dal direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro e inviata alle Asl pugliesi, contiene il piano di prevenzione degli effetti delle ondate di calore durante la campagna vaccinale di massa. “Il susseguirsi delle ondate di calore con potenziali rischi per la salute dei cittadini che accedono ai punti vaccinali di popolazione, nonché gli operatori impegnati nelle vaccinazioni richiede con urgenza la rivalutazione delle condizioni di benessere climatico delle strutture che sono state attivate sul territorio”, specie nelle giornate in cui il “ministero della Salute, attraverso il sistema nazionale di allerta ondate di calore, prevede innalzamenti di temperatura classificati a livello di rischio più elevato pari a tre”. In quelle giornate “le direzioni generali delle Asl devono adottare, d’intesa con i comuni, immediate misure cautelari atte a mitigarne gli effetti”.

Tra le misure “tecniche organizzative” che possono essere adottate la Regione suggerisce “la rimodulazione straordinaria degli orari di apertura, il reindirizzamento della popolazione in punti vaccinali dotati di adeguati sistemi di climatizzazione e o ventilazione, in via eccezionale e nei limiti delle disponibilità, la predisposizione di coperture rimovibili per la protezione degli accessi come gazebo, la fornitura di acqua per il sollievo dei cittadini e degli operatori”.

Il direttore generale, laddove non fosse possibile adottare le misure elencate, “può valutare di procedere alla chiusura temporanea del centro vaccinale e alla rimodulazione consequenziale delle agende di prenotazione”.

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