Recovery, “piano per aumento produzione farmaci in Italia”

Il potenziamento della produzione in Italia di farmaci e principi attivi farmaceutici potrebbe entrare nel perimetro del Pnrr insieme alla creazione d

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Il potenziamento della produzione in Italia di farmaci e principi attivi farmaceutici potrebbe entrare nel perimetro del Pnrr insieme alla creazione di una Rete nazionale per il trasferimento tecnologico che punta a favorire la creazione e l’accelerazione di nuove imprese nel settore delle Life Sciences. Diana Bracco, presidente di Alisei, il Cluster Nazionale Scienze della Vita ha infatti presentato oggi al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e a Giovanni Tria due progetti che, se realizzati, andrebbero a incidere su un comparto che rappresenta il 10% del Pil nazionale. Un’iniziativa che ha visto partecipare oltre al presidente di Alisei e al presidente di Aifa Giorgio Palù, diversi esponenti del comparto, tra cui Lucia Aleotti del comitato di presidenza Farmindustria e delegato alla produzione, il presidente di Egualia Enrique Hausermann e Gianmario Baccalini, vice presidente Aschimfarma.

Il primo progetto, chiamato ‘Reshoring’, punta a potenziare la produzione di molecole non coperte da brevetto, ma fondamentali per produrre farmaci essenziali. Oggi il 40% dei farmaci utilizzati in Unione europea proviene da Paesi terzi, in particolare asiatici come Cina e India. ”L’aumento -ha spiegato durante l’incontro Diana Bracco- consentirebbe di aumentare l’indipendenza strategica dell’Italia e dell’Unione Europea per le forniture di prodotti sanitari. E anche la produzione di vaccini, al di là della produzione specifica per il Covid-19, potrebbe essere uno degli ambiti strategici del progetto”.

Ma gli investimenti industriali servirebbero anche per innovare i processi produttivi, in termini di ottimizzazione dei processi e riduzione dell’impatto ambientale ”rispondendo quindi anche alle priorità ambientali del piano Next Generation Eu” ha sottolineato il presidente di Alisei. “Ben 84 aziende tra nord e sud Sud si sono già dichiarate interessate, e a fronte dell’investimento pubblico e privato è stato quantificato un aumento dell’occupazione di oltre 11 mila unità”.

Il secondo progetto punta a realizzare una Rete nazionale per il trasferimento tecnologico che vuole favorire la creazione e l’accelerazione di nuove imprese nel settore delle Life Sciences: ”Imprese innovative -sottolinea il presidente di Alisei- che possano fornire nuove terapie, prodotti e servizi e contribuire così al rilancio della crescita”.

In sostanza si prevede di mettere a sistema in una rete integrata le strutture di Technology Transfer già esistenti nelle Università, Irccs e centri di ricerca, e di fornire servizi di alto livello per lo scouting, la valutazione e il supporto ad attività di brevettazione, la realizzazione di nuovi progetti di potenziale interesse per il mercato e l’attivazione di percorsi di accompagnamento alla crescita di start-up e spin-off accademici.

”I progetti delle imprese -ha detto al ministro Diana Bracco- sono definiti, cantierabili e pronti per contribuire alla grande sfida della ripresa. Tutti insieme dobbiamo far ripartire l’Italia, ingranando una marcia in più appena la campagna vaccinale darà i risultati sperati. Dobbiamo superare ogni difficoltà e pastoia burocratica, e la crescita deve diventare un’ossessione per tutti. E il Pnrr è un’occasione che va sfruttata al meglio”.

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