Margherita di Savoia, 26enne ucciso con un colpo di pistola al torace

Un pregiudicato 26enne di Trinitapoli, Antonio Palmitessa, è morto in serata a causa delle ferite causate da diversi colpi di arma da fuoco che lo han

Foggia, rapinano area di servizio, dipendente era il basista: arrestato
incendiata autovettura a capogruppo Pd La Torre
Aiutarono boss durante latitanza: ecco i nomi dei fiancheggiatori

Un pregiudicato 26enne di Trinitapoli, Antonio Palmitessa, è morto in serata a causa delle ferite causate da diversi colpi di arma da fuoco che lo hanno colpito all’addome, mentre passeggiava nel centro di Margherita di Savoia, nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Il 26enne, dopo essere stato colpito e aver tentato la fuga a piedi, si sarebbe accasciato e alcuni passanti avrebbero chiamato il 118. Gli operatori sanitari lo hanno soccorso e condotto all’ospedale di Andria, dove poi è morto. Sull’episodio indagano i carabinieri di Trani, coordinati dalla Procura di Foggia e dalla Dda di Bari, che stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per tentare di ricostruire le fasi e l’autore dell’agguato.

Palmitessa, con precedenti per armi e lesioni, era stato arrestato dai carabinieri il 16 febbraio scorso su ordinanza di custodia cautelare emessa dai magistrati di Trani per aver gambizzato un 21enne nel dicembre 2019 a Barletta, come vendetta per un ferimento subito un mese prima. Le indagini avevano accertato che Palmitessa, con alcuni suoi amici, quella sera aveva organizzato una spedizione punitiva nei confronti del 21enne, raggiungendolo in un locale della città e costringendolo a uscire in piazza dove, davanti a centinaia di giovani, prima gli avrebbe puntato una pistola alla tempia, minacciandolo di morte, e poi avrebbe esploso un colpo di pistola ferendolo gravemente ad una gamba. Lo avrebbe fatto, ritengono gli inquirenti, per vendicare un’aggressione subita nel novembre dello stesso anno davanti a un locale di Margherita di Savoia, da parte del 21enne, nel corso di una lite per futili motivi in cui Palmitessa e due amici furono accoltellati riportando lievi lesioni. La vittima è ritenuta inoltre dagli inquirenti contigua al clan Carbone-Gallone di Trinitapoli: è il nipote di Giuseppe Lafranceschina, pluripregiudicato – cugino del capo clan Giuseppe Gallone – ucciso nel giugno 2020.

Lecce, protesta dei volontari del 118: «Noi ancora esclusi dai vaccini»

COMMENTI

WORDPRESS: 0