Contagi, Bari e Taranto a rischio «zona rossa». Puglia, altri 1634 casi (15%) e 17 morti.

Bari e Taranto sono due zone a rischio «rosso». Il preoccupante aumento dei contagi e la progressiva saturazione dei posti letto ha fatto salire il li

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Bari e Taranto sono due zone a rischio «rosso». Il preoccupante aumento dei contagi e la progressiva saturazione dei posti letto ha fatto salire il livello di allerta sfiorando il livello massimo. I dati della regione fermi a 24 ore fa disegnano una Puglia che nel complesso è al di sotto della soglia dei 250 casi per 100mila abitanti (216), ma in due province ha abbondantemente superato il limite. In provincia di Bari, il tasso di incidenza è passato a 323 casi per 100mila abitanti con un aumento del 26%, mentre a Taranto ha toccato quota 285 con una crescita pari al 29%.

Oggi il bollettino registra altri 1.634 casi (e 17 morti) con un tasso di positività pari al 15% su circa 11mila test. Come sempre, lo zoccolo duro dei contagi resta la provincia di Bari con 725 casi, seguita da quella di Taranto (291), Foggia (252), Lecce (143), Bat (126) e Brindisi (89), 8 casi di provincia di residenza non nota. Dei circa 37mila positivi in tutta la Puglia, il 10% è concentrato a Bari.

Per questo saranno determinanti le decisioni che adotterà il Governo nel corso della riunione della Cabina di regìa fissata per venerdi che potrebbero disporre la chiusura durante il week end. La recrudescenza di contagi (soprattutto tra i più giovani) ha spinto il presidente della Regione ad emettere una nuova ordinanza che chiude le scuole nel Barese e nel Tarantino istituendo la didattica a distanza, nonchè ad estendere il divieto di asporto oltre le 18 sull’onda dei provvedimenti adottati da Decaro a Bari e da altri sindaci del Barese. Nella prima settimana di marzo, nelle scuole pugliesi, si sono registrati complessivamente 699 contagi, di cui 524 tra gli studenti e 175 tra il personale scolastico.

I giovani, dunque, sorvegliati speciali anche alla luce del monitoraggio eseguito dalla Regione: analizzando i contagi nelle fasce di età, nella settimana 1-7 marzo rispetto al periodo precedente c’è stato un calo di casi tra gli over 85, -4%, effetto probabilmente delle vaccinazioni iniziate a febbraio sulla popolazione anziana. Mentre in tutte le altre fasce c’è un aumento, molto elevato tra i più giovani: +59% tra i bimbi tra 0 e 5 anni; +59% tra 6-10 anni; +20% tra 11-13 anni; +51% tra 14-18 anni; +55% tra 19-24 anni; +40% tra 25-44 anni; +28% tra 45-64 anni; +24% tra 65-84 anni. In totale +34% in Puglia.

E proprio il sindaco di Bari, Antonio Decaro, parla di situazione allarmante nello stesso capoluogo dove il numero dei positivi ha toccato quota 3mila e 600 (il 10% dei totali di tutta la Puglia) con saturazione dei posti letto nei relativi ospedali dedicati. «Il 10 marzo dell’anno scorso – ha detto Decaro – era la giornata in cui cominciava il lockdown. Purtroppo le condizioni sono rimaste le stesse e anzi sono peggiorate nelle ultime ore. Non lo so quando riusciremo a venir fuori da questa situazione. Oggi è complicata esattamente come un anno fa».

«I dati sono negativi per la Regione, per la città di Bari e per i comuni dell’area metropolitana, ce ne sono alcuni in forte sofferenza. Per questo – ha detto Decaro – insieme ai 41 sindaci abbiamo firmato un’ordinanza con ulteriori piccole restrizioni e abbiamo deciso di vietare l’asporto dopo le 18 e di chiudere le attività commerciali alle 19. E’ come una sorta di lockdown indotto». Ulteriore stretta anche su parchi e giardini recintati, che saranno chiusi alle 18 nei giorni feriali e per l’intera giornata il sabato e la domenica.

Purtroppo negli ultimi giorni abbiamo assistito a scene di vere e proprie invasioni delle aree urbane, con affollamento su aree pubbliche e davanti ai locali, in particolar modo pub e paninoteche. Molti i giovani protagonisti di assembramenti, in barba alle più elementare regole di sicurezza: e non a caso, proprio la prevalenza della variante inglese, sta seminando più «vittime» soprattutto tra i ragazzi.

VACCINI SIMMINISTRATI –  La Puglia, secondo il report del ministero della Salute aggiornato ad oggi pomeriggio, ha utilizzato il 92,3% delle dosi di vaccino ricevute: dei 428.005 flaconcini, ne sono stati somministrati 394.881.

Le inoculazioni negli over 80 sono 83.524, tra il personale scolastico 68.087: per quest’ultima categoria, la Regione Puglia si è posta l’obiettivo di completare le somministrazioni entro il 15 marzo.

Tra le forze armate, invece, le inoculazioni sono 10.848; dopo Valle d’Aosta e Provincia di Bolzano, la Puglia è la regione che ha utilizzato più dosi in rapporto a quelle a disposizione.

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