Scuole, Ddi fino al 14 marzo: in nottata nuova ordinanza Regione Puglia: superata sospensiva Tar

Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha emanato una nuova ordinanza e lo ha fatto ieri era poco prima della mezzanotte, dopo che i giudici del

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Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha emanato una nuova ordinanza e lo ha fatto ieri era poco prima della mezzanotte, dopo che i giudici del Tar avevano bocciato, su ricorso del Codacons Lecce, la sua precedente ordinanza emanata lo scorso fine settimana che disponeva la Dad (Didattica a distanza) al 100% in tutte le scuole di ogni ordine e grado, dal 22 febbraio al 5 marzo.

Ieri sera, come detto, Michele Emiliano ha corretto il tiro attraverso una nuova ordinanza valida da oggi al 14 marzo, che ripropone la Ddi (didattica digitale integrata), ma con due novità significative: il prolungamento della durata fino al 14 marzo; la possibilità per le famiglie di richiedere la didattica in presenza presso le scuole dell’infanzia e del ciclo primario, dove è stata rimossa la soglia del 50 percento della popolazione studentesca per classe. Tale limite rimane invece nelle scuole superiori.

Qui il testo della nuova ordinanza, la n.58

IERI, GIORNATA CONVULSA – E’ durata solo poche ore l’ipotesi di un rientro in aula nelle scuole elementari e medie pugliesi, mentre alle superiori restava la didattica a distanza al 50%, dopo il decreto urgente del Tar di Bari che ha sospeso l’ordinanza del presidente Michele Emiliano che per due settimane aveva imposto la scuola “fai da te”, lasciando agli istituti la possibilità di organizzarsi per garantire fino al 50% di lezioni in presenza. Il Governatore, in serata, ha annunciato un nuovo provvedimento che dovrebbe superare il giudice amministrativo. Per farla breve, non cambia nulla. Ma questo tira e molla sta gettando nel caos decine di migliaia di famiglie.

L’approccio della Regione – secondo il presidente della Terza sezione, Orazio Ciliberti – appare contraddittorio nelle sue motivazioni e non coerente con la classificazione della Puglia in zona gialla: Emiliano è intervenuti sugli standard minimi fissati per la didattica dal Dpcm del 14 gennaio con l’obiettivo di consentire la vaccinazione degli operatori scolastici che, però, non può essere effettuata in soli 15 giorni: “Il limite del 50 per cento – è detto nel provvedimento – è una soglia al di sotto della quale deve ritenersi non sufficientemente assolto, né garantito lo standard minimo dei servizi scolastici”.

La Puglia “non motiva a sufficienza il sensibile scostamento dal livello nazionale di garanzia dell’assolvimento dei servizi scolastici”, e non convince il riferimento alla necessità di vaccinare tutti gli operatori scolastici. “I tempi prevedibili e previsti di tale attuazione – non indicati dall’ordinanza, ma ricavabili da comunicati delle strutture sanitarie pubbliche e da univoche notizie di stampa – non sono affatto compatibili con la durata di pochi giorni dell’efficacia dell’ordinanza”.

L’approccio “chiudo le scuole in attesa del vaccino”, dunque, non va bene. “Se l’esigenza fondamentale fosse davvero quella dichiarata di consentire la “attuazione del piano vaccinale degli operatori scolastici”, il provvedimento regionale impugnato dovrebbe essere prorogato o rinnovato per un periodo più lungo, la qual cosa non potrebbe che vanificare l’apporto didattico e formativo dell’anno scolastico 2020-2021 per alunni e studenti in Puglia, in violazione dei livelli essenziali di prestazione fissati dallo Stato”.

L’udienza per la sospensiva è fissata al 17 marzo, oltre la scadenza dell’ordinanza che, a questo punto, potrebbe essere superata da un nuovo provvedimento.

Intanto i sindacati della scuola, con nota congiunta Cgil Scuola, Cisl, Uil, Gilda e Snals alle dichiarazioni di Lopalco che paventavano una proroga della Dad per tutta la primavera, hanno dichiarato la loro ferma contrarietà ribadendo la proclamazione dello stato di agitazione in caso di provvedimenti della Regione. Il Tar, ora, ha rimesso tutto in discussione.

Come già detto, però, Emiliano ha deciso di confermare la sua linea. «Per evitare contrasti col provvedimento del giudice – ha anticipato in una nota inviata dalla Regione –  sto per emettere un’ordinanza che lega la temporanea sospensione della didattica in presenza ad un termine per la esecuzione della campagna vaccinale nelle scuole. Con questo si soddisfa un’esplicita richiesta di motivazione».

E aggiunge: «Sono costretto ad intervenire per evitare che domani le scuole siano improvvisamente invase, in mancanza di provvedimenti di regolazione sanitaria, da tutti gli studenti in presenza con danno gravissimo per la salute del personale scolastico in piena pandemia da “variante inglese” che ormai sta sostituendo le altre meno pericolose e meno contagiose».

Scuola: in Puglia dall'8 a 20/2 superiori con presenze al 50% - Puglia - ANSA.it

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