Porto di Manfredonia cresce l’interesse

̀ 8,7 ’ IL MOVIMENTO mercantile nel porto di Manfredonia nel 2020 è aumentato: 618.107 tonnellate complessive, pari all’8,7 per cento risp

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IL MOVIMENTO mercantile nel porto di Manfredonia nel 2020 è aumentato: 618.107 tonnellate complessive, pari all’8,7 per cento rispetto all’anno precedente. Un incremento modesto, ma significativo tenuto conto della pandemia mondiale che ha condizionato anche i traffici mercantili. È da alcuni anni che si registra un incremento progressivo nel tonnellaggio delle merci trafficate e nel numero degli accosti (235) delle navi alle banchine del bacino del porto industriale. Un accrescimento che attesta come lo scalo marittimo di Manfredonia stia riprendendo quota nel sistema dei traffici marittimi e che fa intravvedere positivi sviluppi per l’avvenire. Una evoluzione non certo casuale ma conseguente ad una mirata politica portuale che ha coinvolto i vari e diversi operatori che hanno nel porto il riferimento funzionale.
LA COSTITUZIONE delle Zes e Zfp ha costituito indubbiamente un fattore attrattivo di grande interesse che ha valorizzato la struttura portuale che presenta delle caratteristiche tecniche di particolare richiamo. Gli stessi nastri trasportatori ritenuti un ostacolo all’operatività portuale, sono invece oggetto di attenzione da parte di operatori che hanno in quel tipo di installazione il supporto tecnico delle loro attività. Grande e fondamentale aspettativa ha acceso il progetto predisposto dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale per la rifunzionalizzazione dell’impianto portuale che ha trovato favorevole accoglimento da parte del Governo. Un poderoso intervento di cica 80 milioni di euro, di fondamentale importanza per la razionalità del porto.
E’ INDICATIVO come la tradizionale Cooperativa servizi portuali “Felice Muscatiello” abbia acquistato una nuova gru per far fronte alle operazioni di carico e scarico delle navi. Ed è altrettanto rivelatore dell’interesse che desta il porto, che le imprese portuali siano aumentate a quattro sia pure con funzioni diversificate. Alla già esistente Cooperativa servizi portuali “Cardinal Orsini” che fornisce la manodopera per i lavori portuali, si sono aggiunte l’Impresa portuale “Agenzia De Girolamo” e l’Impresa portuale “Agenzia Galli &Figlio”, che a differenza dalle prime sono essenzialmente imprese di servizi connessi alla loro natura di agenzie marittime. A tal fine hanno installato sul “molo 3” del porto industriale, due pese: bilance destinate a misurare la massa dei camion e del loro carico in entrata e in uscita. Una infrastruttura prevista per legge della quale il porto era sprovvisto. Inoltre all’Autority portuale sono arrivate anche due richieste di concessione demaniale di parte delle banchine portuali. In particolare gli attracchi A1 e A2 del molo esterno del bacino portuale, e l’attracco A5 all’estremo del molo sopraflutto. L’uso di quegli attracchi non interferirà col lavoro ordinario del porto. A richiederle due società del Gruppo Seasif che come noto ha richiesto di installare una sua attività industriale nell’area Zes di Manfredonia il cui iter autorizzativo è all’attenzione delle competenti autorità regionali e provinciali.
ANCHE sul settore del turismo da crociera finora, tranne qualche arrivo casuale praticamente assente, si sta intervenendo: sul molo di ponente del porto storico è in costruzione un terminal croceristico che sarà inaugurato a breve. C’è insomma una intensa e significativa attività progettuale intorno allo scalo marittimo sipontino che preconizza interessanti risvolti positivi per il settore dell’economia marittima.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante oceano
Michele Apollonio

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