Puglia, altri 1.395 contagi e 9 morti (6 nel Tarantino). Oltre 4500 guariti in 5 giorni ma Rt a 0,96. Verso proroga restrizioni?

La Puglia non va meglio degli altri e in tutto il Paese continua a registrarsi una situazione che potrebbe comportare un allungamento delle restrizion

I SENZA LAVORO DI MANFREDONIA
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La Puglia non va meglio degli altri e in tutto il Paese continua a registrarsi una situazione che potrebbe comportare un allungamento delle restrizioni di queste festività natalizie.

Nel primo giorno del Vday in Puglia continuano a registrarsi 1.395 nuovi contagi con un trend tra positivi e tamponi che sfiora il 20%. E’ quanto emerge dal bollettino diffuso dalla Regione che registra oggi 7.045 test con un numero di positivi leggermente inferiore rispetto a ieri ma con una percentuale comunque ancora elevata pur confermando quello che alcuni giorni fa l’assessore alla Salute, Lopalco, ha ritenuto il plateau dopo la ripresa post 8 dicembre.

Dei nuovi contagi 564 sono in provincia di Bari, 155 in provincia di Brindisi, 93 nella provincia BAT, 325 in provincia di Foggia, 80 in provincia di Lecce, 172 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Nove i deceduti, con la maglia nera alla provincia di Taranto con 6 vittime seguita da quella di Lecce (2) e Foggia (1).

Continua ad aumentare il numero dei guariti che nelle ultime 24 ore è salito di circa altre 500 unità, toccando quota 35.965 (oltre 4mila e 500 negli ultimi 5 giorni). Il numero dei positivi attualmente è di 53.913, il 97% dei quali in isolamento domiciliare. Stabile il numero dei ricoverati.

Tuttavia nell’ultimo report di monitoraggio del Ministero della Salute, reso noto il 31 dicembre, la Puglia ha un Rt pari a 0,96, una fascia che si colloca un tantino sopra la media nazionale ma che comunque rifletta una situazione non molto positiva che potrebbe comportare un allungamento della misure.

Complessivamente, l’incidenza in Italia rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Il valore è ancora lontano da livelli (50 casi per 100.000 in sette giorni) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Tale situazione conferma la necessità di mantenere nel tempo la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie.

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