Puglia: boom di richieste tamponi: + 20% di richieste nei laboratori

Tamponi che in tre ore danno una risposta e liste di attesa per visite ed analisi che si allungano. La sanità locale ai tempi del Covid mescola rapidi

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Tamponi che in tre ore danno una risposta e liste di attesa per visite ed analisi che si allungano. La sanità locale ai tempi del Covid mescola rapidità da una parte e problemi mai veramente sanati dall’altra che tornano a mordere.

In questi giorni è un autentico boom per le richieste di tamponi che possano diagnosticare se si è o meno positivi al Covid. In tanti, lavoratori e studenti, stanno rientrando a Bari per le feste di Natale e i laboratori di analisi convenzionati e privati sono presi d’assalto.

All’Ospedale Santa Maria hanno calcolato un +20% di richieste solo nell’ultima settimana. Al Centro Polispecialistico Pianeta Salute hanno dovuto raddoppiare il personale che risponde al telefono. Ci sono tamponi prenotati fino a tutto il 24 dicembre. I preferiti quelli a risposta rapida, in tre ore, ricevi la mail con il riscontro. In pratica fai il tampone la mattina della Vigilia e la sera puoi mangiare il panettone abbracciandoti con i tuoi.

«In genere processiamo circa 400 tamponi oro-faringei molecolari e al momento abbiamo domande anche per farne quasi 500 al giorno – confermano dall’Ospedale Santa Maria -. Ci chiamano genitori e figli, molti non sono ancora neanche rientrati a Bari, ma prenotano ugualmente».
«Abbiamo molte richieste per effettuare il tampone il 24 dicembre – spiegano dal Centro Polispecialistico Pianeta Salute -, c’è persino chi ha chiesto se eravamo aperti a Natale. Ma il grosso delle prenotazioni è per il 22 e 23. Quando ci chiamano lo dicono apertamente: “stiamo rientrando a casa e vogliamo star tranquilli”. Un modo per evitare problemi per una eventuale positività».

E se c’è chi cerca di cautelarsi dal Covid, ecco che il virus interferisce sulle liste di attesa per analisi e visite specialistiche, allungandole e cancellando i passi in avanti fatti nel 2019.

Negli ultimi sei mesi del 2019 infatti il report dalla Asl dimostrava come su 72 diverse prestazioni di primo accesso e con priorità di tipo B o D, le liste di attesa si fossero sensibilmente accorciate: da 30 giorni a 4 per eseguire una Tac, da 26 a 4 per una risonanza magnetica, da 47 a 6 per una colonscopia.
Sembrava raggiunto il paradiso.

Ma la pandemia ha rimescolato le carte e rivoluzionato le priorità, oltre che interi reparti ospedalieri.
Da nuovi dati Asl le attese tornano ad allungarsi su carta di almeno un terzo del tempo: ci vogliono almeno 5 giorni per una Tac e risonanza magnetica, 8 per una colonscopia, tanto per fare alcuni esempi.
In realtà la situazione è ancora più grave.

Al Policlinico per una visita ortopedica o una tomografia assiale urgente (da fare entro 72 ore per intenderci) si può aspettare fino a 16 giorni… Per non parlare di visite prenotare che saltano se si scopre una positività tra il personale sanitario ed ospedaliero.

In pratica, c’è chi si concede un tampone sotto l’albero di Natale per stare più tranquillo e chi non può neanche ammalarsi. Speriamo che quest’anno finisca presto.

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