Regionali, il verdetto della Corte di Appello: ecco i 50 eletti. Fuori alcuni big, Sc e Fi vanno al Tar

Dopo le decisioni della Corte d’Appello di Bari e in attesa dei ricorsi al Tar annunciati da Senso Civico e Forza Italia, nel Consiglio regionale pugl

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Dopo le decisioni della Corte d’Appello di Bari e in attesa dei ricorsi al Tar annunciati da Senso Civico e Forza Italia, nel Consiglio regionale pugliese risultano attribuiti 15 seggi al Partito democratico, 7 ai Popolari con Emiliano, 7 alla lista Con Emiliano, 5 al M5S, 3 a Forza Italia, 6 a Fratelli d’Italia, 3 a Puglia Domani e 3 alla Lega, più il posto riservato a Raffaele Fitto (Fdi), come candidato presidente arrivato secondo.

E’ questa la nuova composizione numerica dell’Assemblea pugliese, con la maggioranza di centrosinistra che, secondo i calcoli della Corte d’Appello, ha diritto a 29 seggi su 50.

Nel Pd risultano eletti Francesco Paolicelli, Anita Maurodinoia, Lucia Parchitelli, Raffaele Piemontese, Paolo Francesco Campo, Filippo Caracciolo, Debora Ciliento, Ruggiero Mennea, Donato Pentassuglia, Enzo Di Gregorio, Michele Mazzarano, Donato Metallo, Loredana Capone, Fabiano Amati, Maurizio Bruno.

Per la lista Con Emiliano, invece, ce la fanno Pierluigi Lopalco, Peppino Longo, Giuseppe Tupputi, Gianfranco Lopane, Antonio Leoci, Antonio Tutolo, Alessandro Dellinoci.

Per i Popolari, Gianni Stea, Sergio Clemente, Massimiliano Stellato, Sebastiano Leo, Mauro Vizzino, Francesco Lanotte e Mario Pendinelli.

Nell’opposizione, Puglia Domani elegge Saverio Tammaco, Paolo Dell’Erba, Paolo Pagliaro.

Per la Lega, Davide Bellomo, Joseph Splendido, Gianni De Blasi. Per Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini.

Per Forza Italia, Stefano Lacatena, Giandiego Gatta, Paride Mazzotta.

Il Movimento 5 Stelle elegge Antonella Laricchia, Grazia Di Bari, Rosa Barone, Cristian Casili e Marco Galante.

Peppino Longo (lista Con Emiliano), vicepresidente uscente del Consiglio regionale; Mario Pendinelli e Francesco Lanotte (entrambi Popolari con Emiliano) sono statu i tre nomi «ripescati» dalla Corte di appello di Bari nel ricalcolo dei voti ottenuti dai partiti e candidati alle scorse elezioni regionali in Puglia. Il ministero dell’Interno lo scorso 21 settembre li aveva esclusi, ma secondo i conteggi della Corte di appello i tre candidati della coalizione di centrosinistra hanno diritto ad un seggio nell’Assemblea regionale. Sono gli stessi candidati ad annunciarlo, in attesa che oggi venga ufficializzata la nuova composizione dell’Aula.

«Sette consiglieri regionali per una decisa spallata al populismo con la forza di chi fa politica in nome del popolarismo. E’ questo il successo della nostra lista Popolari con Emiliano, la terza per preferenze della coalizione e che da oggi può contare su sette consiglieri regionali», afferma l’assessore regionale uscente all’Ambiente Gianni Stea che si congratula con Lanotte e Pendinelli. Restano fuori Domenico De Santis, consigliere di Emiliano (che aveva ottenuto 15mila voti) e Sergio Blasi.

Rigettato, dunque, il “ricorso” di Senso Civico degli assessori uscenti Alfonso Pisicchio e Cosimo Borraccino, che ha già annunciato ricorso al Tar. «La decisione della Corte d’Appello di Bari – spiega Pisicchio – di assegnare il più ampio premio di maggioranza alla coalizione vincente, ma escludendo dal riparto dei seggi la lista Senso Civico nega lo stesso principio cardine che ha consentito la nuova rideterminazione della percentuale di coalizione. Un dato che francamente sorprende e delude». “Le nostre ragioni – conclude Pisicchio – ben argomentate dai nostri legali in apposite memorie, saranno oggetto di un ricorso puntuale che dimostrerà quale enorme contraddizione esista nel responso della Corte d’Appello».

Anche Forza Italia, che perde il seggio di Taranto, annuncia che farà ricorso ai giudici amministrativi. «Nonostante la specifica e consolidata giurisprudenza – rileva in una nota Forza Italia Puglia – confliggendo con i criteri utilizzati nel 2015, la Corte d’Appello, inaspettatamente, ha espresso una posizione che ci penalizza e non poco: andando di contrario avviso alle decisioni del Ministero degli Interni, a Forza Italia, infatti, non è stato riconosciuto il seggio della provincia di Taranto. Una decisione a dir poco opinabile, contro la quale agiremo rapidamente e nelle sedi opportune: la legge elettorale è la stessa delle elezioni del 2015, eppure è stata applicata, questa volta, in modo completamente diverso. C’è bisogno di un’operazione-verità, per evitare che i diritti degli elettori e degli eletti siano esposti a incertezze e variabili inaccettabili»

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