Puglia, nel 2019 aumentano incidenti stradali (+3%) e 207 morti: 10% vittime pedoni, 16mila feriti

Nel 2019 si sono verificati in Puglia 9.679 incidenti stradali che hanno causato la morte di 207 persone e il ferimento di altre 16.164. Rispetto al 2018, aumentano le vittime della strada (+3,0%) e i feriti (+0,1%), in contrapposizione alla tendenza nazionale.

Sono i dati raccolti dall’Istat nel Focus sugli incidenti stradali nel 2019. Negli ultimi nove anni, si legge nel report, l’indice di mortalità sul territorio regionale è diminuito da 2,3 a 2,1 deceduti ogni 100 incidenti, quello nazionale da 1,9 a 1,8. Nello stesso periodo l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Puglia da 8,9% a 10,1%. Nel 2019 il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in poco più di 1 miliardo e 100 milioni di euro (273,7 euro pro capite), il 6,5% del totale nazionale. L’incidentalità resta alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: si confermano le criticità della Statale 16, dove si registra il maggior numero di incidenti (393, 13 decessi e 744 feriti).

Nel 2019 il maggior numero di incidenti (6.710, il 69,3% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 48 morti (23,2% del totale) e 10.647 feriti (65,9%). Gli incidenti più gravi, però, avvengono sulle autostrade (7,8 decessi ogni 100 incidenti) e sulle strade extraurbane (5,3 ogni 100).

Tra maggio e settembre si conta il maggior numero di incidenti, 4.493 (il 46,4% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 7.637 persone (47,2%) e 104 sono decedute (50,2%). Oltre il 77% degli incidenti si verifica tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra le 15 e le 16 (10,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le 17 e le 18 (10,4 morti ogni 100 incidenti. Il venerdì e sabato notte si concentrano il 40,4% degli incidenti, il 56,7% delle vittime e il 43,2% dei feriti. La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.753 casi, 41 vittime e 6.703 feriti). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la distrazione e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (il 48,6% dei casi).

Il tasso di mortalità è più alto per la classe di età 30-44 anni. I conducenti rappresentano il 70,6% delle vittime.