Puglia, per i Consorzi di bonifica altri 24 milioni di buco

Spesa del personale e piani assunzionali sono tornati sotto controllo. Ma restano incertezze per la situazione finanziaria dei Consorzi di bonifica, o

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Spesa del personale e piani assunzionali sono tornati sotto controllo. Ma restano incertezze per la situazione finanziaria dei Consorzi di bonifica, oltre che gravi ritardi nelle procedure di appalto centralizzate – che comportano il continuo ricorso alle proroghe -, e il covid rischia di creare un buco da 17 milioni nei bilanci di Aeroporti di Puglia. L’epidemia ha fatto slittare anche la «parifica» del bilancio 2019 della Regione, che si svolgerà in «versione coronavirus» dopo la Fiera del Levante. Dalle 400 pagine della relazione predisposta dalla Sezione di controllo della Corte dei conti emergono alcune buone notizie ma anche i soliti problemi: soprattutto per quanto riguarda la sanità.

I magistrati contabili (presidente Maurizio Stanco, relatore Michela Muti) hanno infatti messo nel mirino i problemi strutturali del sistema pugliese. Il mancato raggiungimento del previsto pareggio di bilancio (la sanità nel 2019 ha chiuso con 39,2 milioni di perdite) è effettivamente dovuto ad una serie di partite straordinarie. La Puglia ha rispettato il tetto della farmaceutica (il tavolo ministeriale ha dato «una valutazione favorevole degli interventi per il contenimento della spesa convenzionata, calata dell’1,2% dopo il -7,7% del 2018. Va meno bene per gli acquisti diretti di farmaci: anche se incide non poco il costo dei «biologici», la Puglia è continua ad essere in ritardo sulle gare centralizzate.

Anche quest’anno la Corte dei conti ha rilevato i tempi lunghi impiegati dalla centrale acquisti InnovaPuglia («Non risultano nello stato di aggiudicazione alcune gare bandite negli anni precedenti il 2018»). La Regione ribatte che nel 2019 il servizio sanitario ha utilizzato la piattaforma Empulia per 2.746 procedure di acquisto che valgono 1,588 miliardi di euro, ma riconosce «un certo ritardo» nella conclusione degli appalti centralizzati: colpa della difficoltà nel reperire i commissari di gara ma anche alla «mole dei ricorsi giudiziari» contro i bandi. Per accelerare, in particolare nell’acquisto dei farmaci, il presidente Emiliano ha previsto che la Puglia potrà «sfruttare» i contratti stipulati da altre centrali di acquisto regionali: ma per il momento l’ipotesi resta sulla carta.

Sul fronte della gestione del bilancio proprio della Regione, la Corte dei conti ha certificato la risoluzione delle criticità emerse negli scorsi anni a proposito delle anticipazioni di cassa e del recupero dei premi di risultato erogati ai dipendenti. Ma non ha mancato di sottolineare che nel fondo per le perdite potenziali, salito a 64 milioni di euro, sono esposti 17.195.000 euro a copertura del possibile disavanzo 2020 della controllata Aeroporti di Puglia. Effetto, appunto, dell’emergenza covid che per due mesi ha azzerato il traffico negli scali di Bari e Brindisi, dove oggi si continua a registrare una riduzione di circa il 50%. Altri 22,5 milioni è invece il valore della sentenza con cui il Consiglio di Stato ha bocciato le aliquote dell’ecotassa per i Comuni del Salento.

Ma la perdita potenziale più elevata continua ad essere collegata ai Consorzi di bonifica. Nel bilancio 2019 la Regione ha iscritto 24,2 milioni di euro, pari all’anticipazione di cassa del 2007. Soldi che – teoricamente – i Consorzi avrebbero dovuto restituire e che, invece, si stanno trasformando in una tassa occulta pagata da tutti i cittadini in aggiunta al contributo annuale di funzionamento. Complessivamente la Regione ha in bilancio 124 milioni di anticipazioni concesse nel corso degli anni passati: significa che da qui al 2024 dovranno essere sterilizzati altri 100 milioni di euro.

consorzi di bonifica

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