Misurazione febbre a scuola, governo impugna ordinanza

Il ministero dell'Istruzione ha impugnato l'ordinanza della Regione Piemonte, al centro delle polemiche nei giorni scorsi, che obbliga le scuole a ver

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Il ministero dell’Istruzione ha impugnato l’ordinanza della Regione Piemonte, al centro delle polemiche nei giorni scorsi, che obbliga le scuole a verificare la temperatura degli studenti e alle famiglie di certificarla.
Lo apprende l’ANSA da ambienti della Regione Piemonte. Nei giorni scorsi il ministro Azzolina aveva definito l’ordinanza “intempestiva e inopportuna”, preannunciando l’intenzione di impugnare il provvedimento.
OItre che dal ministro Azzolina, secondo quanto si apprende, l’impugnativa è firmata anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza. “Se l’ordinanza del Piemonte sarà impugnata ci difenderemo nelle sedi opportune”, aveva detto il governatore Alberto Cirio di fronte all’ipotesi dell’impugnativa. “Crediamo di essere nel giusto – aveva aggiunto -. Io penso di avere dalla mia la ragione, perché si tratta della tutela della salute dei piemontesi. Questa non è una scelta mia personale, è una decisione condivisa dal mondo medico e scientifico”.

I genitori debbono misurare la febbre a casa ai figli “nell’interesse di tutti quanti”, per evitare che un bambino o un ragazzo con una alterazione della temperatura possa diventare un rischio per gli altri nel percorso da casa all’istituto scolastico: lo ha spiegato il ministro della Salute nel corso nel corso di un suo intervento nella trasmissione “diMartedi'” su “la 7”. “Chiediamo uno sforzo di poche decine di secondi alle famiglie ma si puo’ fare nell’interesse di tutti quanti”, riducendo così i rischi, ha detto, ricordando che la soglia indicata per rimanere a casa e’ di 37,5 gradi. In caso di temperatura superiore, ha ricordato il ministro, serve rivolgersi al medico o al pediatra di fiducia che deciderà gli eventuali controlli come il tampone.

Difenderemo con forza l’ordinanza perché siamo convinti sia utile e necessaria, oltre a ricadere appieno nelle competenze della Regione, tra le quali c’è quella di tutelare la salute dei suoi cittadini”. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, commenta così la decisione del governo di impugnare davanti al Tar l’ordinanza che impone di verificare la temperatura degli studenti alle scuole, “peraltro già applicata senza particolare difficoltà – osserva il governatore – come evidenziato dall’avvio dell’anno scolastico”.

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