Coronavirus Puglia, boom di contagi: 117 positivi su 3319 test. 70 solo nel Barese. Anelli denuncia: Usca non reperibili

Boom di positivi al Coronavirus in Puglia: su 3.319 test per l'infezione da Covid-19 sono stati registrati 117 casi positivi: 70 in provincia di Bari,

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Boom di positivi al Coronavirus in Puglia: su 3.319 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 117 casi positivi: 70 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi; 2 nella provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Lecce, 23 in provincia di Taranto, 5 fuori regione. Fortunatamente mon sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 320.159 test. Mentre 4.095 sono i pazienti guariti e 1.086 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.741, così suddivisi: 2.059 nella Provincia di Bari; 463 nella Provincia di Bat; 710 nella Provincia di Brindisi; 1.406 nella Provincia di Foggia; 684 nella Provincia di Lecce; 370 nella Provincia di Taranto; 48 attribuiti a residenti fuori regione; 1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione DG Asl Ba, Antonio Sanguedolce: “Nella giornata odierna il nostro Dipartimento di Prevenzione ha registrato 70 casi di positività al virus. Gran parte di questi, 45, sono stati individuati durante l’attività di tracciamento di contatti stretti collegati a casi già noti, mentre i restanti sono emersi in fase di triage in strutture sanitarie”.

Dichiarazione del Dg della Asl Bt Alessandro Delle Donne: “Sono 2 i casi registrati oggi nella Bat. Per entrambi sono in corso le indagini epidemiologiche del dipartimento di prevenzione”.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone: “Dei due casi registrati in provincia di Brindisi il primo è un cittadino straniero residente nel nostro territorio: ha effettuato volontariamente un esame sierologico che ha rilevato la presenza di anticorpi e subito dopo è stato sottoposto a tampone. Il secondo, invece, è un contatto stretto di un caso già accertato”.

Dichiarazione del Dg della Asl Dg, Vito Piazzolla: “Sono 7 le nuove positività al COVID 19 registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia. Si tratta di: 3 persone sintomatiche; 3 contatti di casi già noti; 1 persona individuata durante le attività di screening di pre-ricovero. Il Servizio di Igiene aziendale sta prontamente ricostruendo le catene di contagio e disponendo la sorveglianza sanitaria attiva volontaria”.

Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “Degli 8 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione, 6 si riferiscono a persone entrate in stretto contatto con un caso già noto, 2 a cittadini temporaneamente presenti nella nostra provincia, uno dei quali già in isolamento”.

Dichiarazione del Dg Asl Ta, Stefano Rossi: “I 23 casi Covid di Taranto sono: 12 legati al focolaio della RSA di Ginosa, a completamento dei tamponi a personale e ospiti; 3 a seguito di triage sindromico effettuati dai medici di medicina di base; 8 da attribuire a cluster di persone le quali avevano parenti positivi. Il dipartimento di prevenzione attraverso i tecnici e medici segue costantemente e responsabilmente il territorio al fine di evitare l’ulteriore diffusione del virus”.

LA DENUNCIA DI ANELLI: USCA NON REPERIBILI – I medici e personale sanitario in Puglia avrebbero difficoltà a mettersi in contatto con le Usca, le Unità speciali per l’assistenza a domicilio dei pazienti Covid, e questo comporterebbe difficoltà nelle «procedure di contenimento della pandemia”: lo denuncia il presidente dell’Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, in una lettera inviata al direttore generale dell’Asl Bari, Antonio Sanguedolce. Anelli lamenta il fatto che non sarebbe stato “fornito alcun recapito, né altro strumento alternativo, per poter contattare il personale Usca nel momento in cui è necessario richiederne l’attivazione». «Nel migliore dei casi – si legge nel documento inviato questa mattina – tale disservizio ritarda l’avvio delle procedure di contenimento della pandemia Covid–19 e deve essere quindi risolto senza ritardo, rendendo disponibile un numero o un recapito dedicato, e pubblicizzandolo adeguatamente».

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