“Quello che prevedevamo è accaduto. Mentre la Puglia e il Sud in generale piangono posti di lavoro, non si stabilizzano i precari che per almeno un de
“Quello che prevedevamo è accaduto. Mentre la Puglia e il Sud in generale piangono posti di lavoro, non si stabilizzano i precari che per almeno un decennio hanno consentito l’apertura delle scuole pugliesi e si consegnano posti di lavoro della nostra terra alla cosiddetta ‘call veloce’ ovvero la possibilità che docenti precari di altre regioni vengano nella nostra terra subendo anch’essi un danno economico. Un paradosso inaccettabile, in particolare in questo momento storico”. Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia. Dei 3.700 posti utili per le immissioni in ruolo del personale docente, infatti, la Puglia ne restituirà ben 789 in favore di docenti delle altre regioni.
“Potremmo dire – continua Verga – una 107 bis camuffata, che determinerà un flusso migratorio di migliaia di docenti in tutta Italia di cui qualcuno dovrà assumersi la responsabilità per aver voluto bandire a tutti i costi dei concorsi che, a causa della epidemia in atto, chissà quando vedranno la luce”.
“Mentre si pensa a far muovere il meno possibile i cittadini, i burocrati non si smentiscono e mettono in atto procedure senza capo né coda. La politica, in particolare i parlamentari pugliesi, facciamo sentire a Roma la propria voce, difendendo un territorio stanco di certe ingiustizie”.
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