Il monito di Conte: «Puglia adotti parità di genere o interverremo noi». Bellanova: «È ora di commissariare»

Il governo Conte concede un’altra chance alla Puglia e attende una eventuale nuova convocazione del Consiglio regionale per dare l’ok alla doppia pref

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Il governo Conte concede un’altra chance alla Puglia e attende una eventuale nuova convocazione del Consiglio regionale per dare l’ok alla doppia preferenza di genere che l’Assise pugliese martedì scorso non è riuscita ad approvare per il venir meno del numero legale. Ma se non dovesse esserci una soluzione positiva entro i primi giorni della prossima settimana, è già pronta una bozza di decreto dell’Esecutivo. «Non possiamo accettare – è l’aut aut del premier Conte – che la Regione Puglia non recepisca il principio fondamentale di parità tra uomo e donna per l’accesso alle cariche elettive. Lo Stato non può retrocedere sul punto». Il presidente del Consiglio, prendendo «atto delle disponibilità di alcuni gruppi regionali ad approvare urgentemente la norma», attende «che si completi il processo nelle prossime ore», ma il «governo», avverte, è pronto «ad esercitare i poteri sostitutivi».

Due le ipotesi al momento sul tavolo: un decreto legge o la nomina di un commissario. E’ ormai una corsa contro il tempo per adeguare alla normativa nazionale il sistema elettorale della Puglia, senza incorrere in ricorsi che potrebbero annullare l’esito delle elezioni. Il governo Conte ha preparato una bozza del provvedimento che ha già incassato il parere positivo dell’Avvocatura, ma sono in corso ancora riflessioni politiche all’interno dell’Esecutivo giallo-rosso. L’ipotesi più accreditata è quella di un Dl che obblighi la Puglia a prevedere già per le Regionali di settembre la doppia preferenza di genere e l’inammissibilità delle liste elettorali che non dovessero rispettare la proporzione di genere 60/40. Non è escluso, però, che per «aggirare» l’ostacolo rappresentato da eventuali ricorsi, l’Esecutivo nomini, sempre attraverso un decreto, un commissario che provveda poi a sostituirsi al Consiglio regionale. Questa soluzione è caldeggiata da Italia Viva e dalla ministra Teresa Bellanova: «Non resta che una strada da percorrere – dice la titolare delle Politiche agricole – procedere alla nomina di un Commissario ad hoc con decreto del governo nazionale con esclusivo obiettivo di adeguare immediatamente la legge elettorale e garantire la pari opportunità uomo-donna nel nuovo Consiglio regionale».

In Puglia, però, ci sono pressioni da entrambi gli schieramenti sul presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, affinché convochi entro il 5 agosto una nuova Assemblea per approvare la norma sulla parità di genere. Lo ha chiesto oggi, nuovamente, l’intero schieramento di centrodestra, ma anche «pezzi» della coalizione di centrosinistra. «Deve essere il Consiglio regionale a modificare la legge elettorale della Puglia per introdurre la preferenza di genere», avvertono Raffaele Fitto, candidato presidente del centrodestra alla Regione Puglia, insieme con Lega, FI, FdI, Udc e Nuovo Psi. Gli esponenti dell’opposizione proseguono sollecitando «il presidente del Consiglio, Mario Loizzo, a convocare immediatamente la seduta: tutto il centrodestra – evidenziano – è pronto a votare la proposta della Giunta Emiliano, così come è stata approvata dalla Commissione». Stessa richiesta di convocare una nuova seduta del Consiglio è arrivata dalla civica “Senso Unico» che sostiene il governatore uscente Michele Emiliano.

Il premier Giuseppe Conte

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