Zingariello: “Una sentenza che sa tanto di beffa”

Una sentenza che sa tanto di beffa Sono rimasto esterefatto dopo aver letto la sentenza del tribunale di Foggia, che nega la possibilità di candida

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Una sentenza che sa tanto di beffa

Sono rimasto esterefatto dopo aver letto la sentenza del tribunale di Foggia, che nega la possibilità di candidarmi per le prossime due competizioni elettorali.

In tutta onestà non me l’aspettavo.

Chiarisco subito che questa ingiusta sentenza, non cambia affatto la mia vita personale e politica, infatti ho maturato fin da subito la decisione di non candidarmi alla prossima competizione elettorale, perché ritengo che quando ti proponi per rappresentare un territorio lo devi fare con tutte le energie possibili e soprattutto senza alcuna zona d’ombra.

Questa assurda sentenza merita di esser approfondita, è necessario infatti fare piena luce su questa faccenda che travolge, ingiustamente, non solo me ma l’intera città martoriata da questioni anacronistiche e rappresentate in maniera confusionaria e talvolta non veritiere.

Racconti, menzioni, sentenze che stridono con la realtà: lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Manfredonia avvenuto sulla base di presunte ingerenze più ipotizzate che provate, infine quest’ultima decisione che non dice affatto in quale modo io, o qualche altro amministratore, avrebbe compromesso il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale.

Una sentenza che elenca una serie di fatti ormai noti, in alcuni dei quali la magistratura è tornata addirittura sui propri passi; fatti che in alcun modo sono relazionabili con la mia attività politica-amministrativa.

Resto fortemente amareggiato, ma “ancora” fiducioso nella magistratura e rifletterò sull’opportunità di proseguire l’iter previsto, perché ho la sensazione che ci siano decisioni già assunte.

La bilancia non mi sembra più in equilibrio, pare quasi che bisogna trovare un colpevole “a tutti i costi”.

E’ gratificante percepire la stima e l’affetto di tantissimi amici che, in queste ore, mi hanno letteralmente sommerso di messaggi e telefonate.

Grazie a tutti voi

Salvatore Zingariello su Facebook

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