COLTIVARE ALBERI DA LEGNO UN REDDITIZIO BUSINESS NEL RISPETTO DELLA NATURA

LE CONDIZIONI atmosferiche avverse dell’inverno scorso sono state particolarmente ostili nei confronti degli alberi. Decine e decine di alberi d’alto

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LE CONDIZIONI atmosferiche avverse dell’inverno scorso sono state particolarmente ostili nei confronti degli alberi. Decine e decine di alberi d’alto fusto, pini in particolare, sono finiti sradicati e abbattuti come fuscelli. Una vera falcidia del patrimonio arboreo di Manfredonia e soprattutto di Siponto, nella pineta e non solo. Una vera ecatombe favorita dall’incuria dell’uomo verso il verde in generale e gli alberi in particolare. Una noncuranza che viene da lontano. Gli alberi in particolare hanno bisogno di cure che assicurino loro una radicazione e una crescita razionale. Così per anni non è stato. E i poveri pini indeboliti si sono ripiegati su stessi, sono precipitati al suolo e quelli che hanno resistiti sono divenuti pericolosi. In qualche caso si è sfiorata la tragedia. La conseguenza è stata un massiccio taglio di pini. Interi filari abbattuti. Lo spettacolo che si offre in quello che dovrebbe essere il giardino del litorale sud, è mortificante e desolante.
LA PRESENZA di alberi non è solo un fatto di estetica: con i loro processi di respirazione e di fotosintesi, gli alberi aiutano a combattere il riscaldamento climatico assorbendo l’anidride carbonica e contribuiscono alla pulizia dell’aria, incamerando inquinanti come ozono, ossidi di nitrogeno e biossidi di zolfo.
MA GLI ALBERI sono una preziosa risorsa economica. <La coltivazione di alberi da legno oltre che un interessante business per la produzione di materie prime per l’industria della cellulosa e della produzione di mobili e case è una interessantissima opportunità di diversificazione e utilizzo dei suoli agricoli> afferma Franco Palmieri che ha pronto un progetto con relativo business plan.
<L’IMPATTO ecologico di questo tipo di produzione – spiega – è fortemente positivo. La coltivazione di alberi da legno è una delle soluzioni proposte da numerosi studi di organizzazioni e istituzioni a livello mondiale per cominciare a modificare l’andamento dei cambiamenti climatici. E’ un nuovo tipo di business che sta attirando l’attenzione di molti proprietari di terreni agricoli>.
PALMIERI esemplifica anche i tipi di piante che si possono coltivare per la produzione di legname per vari utilizzi: tra gli altri il pioppo, la paulownia, il bamboo. In specie la paulownia ha una capacità di crescita notevole il che le consente di assorbire quantità di anidride carbonica molto elevata. <Oltre alla produzione di legno – annota Palmieri – alcune di queste piante hanno degli apparati floreali importanti che richiamano le api con conseguente possibilità di impiantare alveari per la produzione di miele>.
HA ANCHE individuato la zona ove poter impiantare la coltivazione di alberi da legno. <L’Oasi Lago Salso – indica – è il sito ideale per realizzare un progetto di coltivazione di alberi da legno. Per quel comprensorio potrebbe rappresentare una interessante attività con consistenti ritorni economici e sociali. Oltre alla produzione del legno, si potranno attivare importati laboratori di studi e ricerca. Il tutto andrebbe ad incrementare lo sviluppo dell’Oasi naturale, a renderla più allettante anche dal punto di vista turistico e quindi maggiormente fruibile da parte delle varie utenze. Non ultimo vantaggio quello delle opportunità di lavoro che potrebbero coinvolgere anche oltre le duecento unità. L’unico punto debole è quello di suscitare interesse anche in ambito pubblico per questo tipo di investimento>.
Michele Apollonio

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