Manfredonia. Piscitelli sul bilancio “Stiamo facendo un po’ di conti: ci sono forti criticità”

LA Ripresa del dopo Covid-19 si presenta irta di incognite e nebulosità. La scorpacciata di miliardi di euro promessa dal governo Conte non rassicura

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LA Ripresa del dopo Covid-19 si presenta irta di incognite e nebulosità. La scorpacciata di miliardi di euro promessa dal governo Conte non rassicura più di tanto. Al momento e al di là degli schieramenti politici, ci sono i contenti ma anche gli scontenti suddivisi in pressoché ugual misura. Sarà la prova della concretezza operativa a dire quanto e come tutte quelle misure avranno inciso e favorito la ripresa. Non sappiamo se voluta o è semplice coincidenza, la circostanza che ha fissato l’avvio della ripartenza del dopo Covid-19 a lunedì 18: il numero che la cabala associa il sangue, il fluido che scorre nel nostro organismo e ne assicura la vitalità. Gli euro che il Governo si appresta a mettere in circolo, hanno proprio la funzione, almeno nelle intenzioni dei nostri governanti, di effettuare una trasfusione di sangue per rianimare un organismo, l’Italia, in forte affanno, esangue.

TRA i vari organi che attendono gli opportuni supporti per sopperire alle complicazioni ingigantite da questo inaspettato malevolo coronavirus, ci sono certamente i comuni. “Quello di Manfredonia in particolare sul quale – viene fatto notare – si sono addensati prima ancora che fosse infettato dal virus, fendenti micidiali quali il ricorso ad un Piano di riequilibrio finanziario decennale per ripianare debiti per decine di milioni, la fine anticipata dell’amministrazione decretata dal voto del consiglio comunale, seguita dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose, l’arrivo di una Commissione straordinaria ministeriale col compito di mettere in ordine i conti comunali”. Riferimento base è il bilancio comunale che è poi l’interfaccia con la cittadinanza.

“L’ANNO scorso abbiamo fatto i salti mortali per mantenere il bilancio entro i limiti imposti dal Piano di riequilibrio finanziario; quest’anno la situazione si è complicata per via degli scombussolamenti causati dalla tempesta del coronavirus che ha sovvertito i piani” sintetizza il prefetto Vittorio Piscitelli, uno dei tre commissari straordinari alla guida del comune di Manfredonia.

“Stiamo facendo un po’ di conti: ci sono forti criticità. Tutto dipenderà – evidenzia – da quanto ci darà il Governo per compensare le mancate entrate come Tari, Cosap, altri tributi, vale a dire le entrate che sorreggono gli impegni e le attività del comune. La situazione non certamente quella ideale per rientrare nei debiti e aiutare l’economia locale. Incombe il Piano di riequilibrio che se anche non ancora approvato, va tenuto in conto. Improponibile pensare a maggiori entrate né vogliamo toccare i servizi. E’ un bilancio – rileva il commissario – in continuo aggiornamento forzato man mano che cambia la situazione contingente. Il termine per l’approvazione del bilancio è stato portato al 31 luglio ma vorremmo approvarlo prima, poi si vedrà se occorrerà una delibera di riequilibrio del bilancio. Riponiamo la fiducia, che non è una speranza, nell’entrata in funzione – annuncia – dell’ufficio comunale tributi: finalmente c’è stato il verbale di consegna della documentazione dalla vecchia società di gestione e si è chiuso uno dei bubboni che pesavano sulla civica amministrazione”.

A cura di Michele Apollonio

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