ARRIVANO I SOLDI DEL CORONAVIRUS ALLE IMPRESE E AI CITTADINI

L’EMERGENZA coronavirus non è soltanto sanitaria ma anche economica. Per poterla superare il governo Conte ha predisposto una serie di misure tra cui

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L’EMERGENZA coronavirus non è soltanto sanitaria ma anche economica. Per poterla superare il governo Conte ha predisposto una serie di misure tra cui la concessione di prestiti alle imprese garantiti dallo Stato con procedure semplificate e abbreviate per rendere l’intervento quanto più possibile usufruibile dai beneficiari. Una disposizione che ha suscitato grande interesse specie fra le piccole e medie imprese assai diffuse anche a Manfredonia, per le quali è stata prevista la concessione di prestiti fino a 25mila euro garantiti dallo Stato. Basterà dimostrare di avere una partita Iva e l’ultima dichiarazione dei redditi presentata o il pagamento delle imposte, che <la banca potrà erogare il prestito perché la garanzia è automatica e la procedura della valutazione della banca non c’è perché la garanzia dallo Stato è piena>.
A MANFREDONIA sono stati in tantissimi piccoli e medi imprenditori, ma anche artigiani, professionisti, operatori nei servizi, ad affrettarsi di accedere a quella opportunità che in effetti va ad incidere su quella benedetta liquidità prosciugata in questo lungo periodo di blocco di ogni attività diretta o indotta. Una crisi economica sommatasi alla già pesante situazione occupazionale precipitata ai minimi termini, nonché alle difficoltà finanziarie causate dalla ben nota e deleteria debitoria del comune. Quella provvidenza governativa si è presentata come una provvidenziale boccata di ossigeno per traghettare questo momento difficile verso situazioni si spera più praticabili. E dunque evitare che delle attività commerciali, artigianali, o servizi, chiudano del tutto i propri battenti. Una insufflata di fiducia che il premier Conte ha definito un <bazooka economico>.
NELLA REALTA’ operativa è tutto così semplice e spedito? Si. Anzi no. E’ occorso che delle banche hanno dato corso senza eccessive difficoltà ad erogare i finanziamenti previo esame della prescritta documentazione di sostegno alla domanda di richiesta del finanziamento; ed altri istituti di credito che hanno frapposto mille eccezioni e cavilli ritardando quanto meno l’erogazione del finanziamento richiesto quando le domande non sono state respinte del tutto.
COSI’ CHE che al <abbiamo evaso oltre sessanta richieste di finanziamento provenienti dai settori più svariati> dichiarato da un dirigente di una banca, fa riscontro l’affermazione di un commercialista <ho inviato almeno 40 domande di altrettanti clienti a banche diverse e sono passati venti giorni e non ho avuto nessuna risposta>. Situazioni particolari in ogni caso sintomatiche di una realtà non sempre lineare.
A FRONTEGGIARE l’emergenza economica contingente ci sono poi i sussidi finanziari alle persone come il bonus governativo di 600 euro arrivato a destinazione, al quale si è affiancato il bonus del comune, che si sono aggiunti al reddito di cittadinanza percepito da precari e partita IVA vale a dire oltre un terzo della popolazione, la cassa integrazione e non ultimi gli aiuti della solidarietà cittadina. Sostegni cui è affidata la ripresa autonoma si spera dell’economia locale.
Michele Apollonio

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