Coronavirus: +420 vittime in un giorno, aumentano i guariti, diminuiscono malati e le terapie intensive

Continua, per il quinto giorno consecutivo il calo dei malati di coronavirus in Italia. Sono 106.527 gli attualmente positivi, 321 in meno di ieri. So

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Continua, per il quinto giorno consecutivo il calo dei malati di coronavirus in Italia. Sono 106.527 gli attualmente positivi, 321 in meno di ieri. Sono salite a 25.969 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 420 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 464. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Superano le 60mila le persone guarite dal coronavirus in Italia. Ad oggi sono 60.498, con un incremento rispetto a ieri di 2.992. L’aumento ieri era stato di 3.033.

Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.173, 94 in meno rispetto a ieri. Di questi, 756 sono in Lombardia, 34 in meno rispetto a ieri. Dei 106.527 malati complessivi, 22.068 sono ricoverati con sintomi, 803 in meno rispetto a ieri e 82.286 sono quelli in isolamento domiciliare.

Più della metà delle regioni italiane fanno segnare un calo dei malati per il coronavirus. Dai dati della protezione civile emerge infatti che i pazienti attualmente positivi sono in diminuzione in 11 regioni – Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria Campania, Puglia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Calabria e Valle d’Aosta – e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Inoltre, in Basilicata non si registrano nuovi casi. In controtendenza, invece, sono ancora la Lombardia, con 495 nuovi malati in più rispetto a ieri, e il Piemonte, con 239 in più.

Sono nuovamente aumentati i contagi nella città metropolitana di Milano dove si registrano in totale 17.689 positivi con un aumento di 412 nuovi casi, di cui 246 nella sola Milano città. Ieri c’erano stati 277 nuovi casi in provincia e 105 nel capoluogo lombardo. Sono i dati resi noti dalla Regione Lombardia.

Sono 1091 i nuovi positivi in Lombardia per un totale di 71.256 secondo i dati forniti dalla Regione. In calo i decessi che sono 166 (ieri 200) per un totale di 13.106. I posti in terapia intensiva sono calati di 34 unità a quota 756 e i ricoveri sono scesi di 401 per un totale di 8.791. I dimessi sono 1.162 (totale 45.382). I tamponi effettuati sono 11.583.

Lazio, 78 casi, sesto giorno sotto i 100 – “Oggi registriamo un dato di 78 casi di positività e prosegue un andamento stabilmente sotto i 100 casi e un trend al 1,3%. Dobbiamo proseguire e stabilizzare questa discesa. Aumentano i controlli sulle Rsa e le strutture socio-assistenziali private accreditate. Sono ad oggi 506 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio”. Così l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù. L’assessore aggiunge inoltre che oggi “terminano le ulteriori misure restrittive per il Comune di Celleno. Proseguiranno i controlli negli accessi delle case di riposo”.

Dal 4 maggio sarà probabilmente necessaria l’autocertificazione solo per gli spostamenti tra una Regione e l’altra e non servirà invece per uscire e muoversi all’interno dei Comuni e della stessa Regione. E’ questa l’ipotesi allo studio del governo in vista della fase 2. Il nuovo modulo dovrà essere utilizzato da chi viaggia da una regione e l’altra, uno spostamento che sarà consentito – almeno nella prima fase – solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, come avviene già oggi per tutti i movimenti.

 Iss: netto miglioramento ma cautela  – “La curva si è piegata, possiamo guardare con fiducia al futuro, ma con cautela – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso dell’inaugurazione dell’Edificio Alto Isolamento dell’Istituto Spallanzani di Roma -. Ci sono le condizioni per programmare il domani ma con i piedi ben piantati nell’oggi. Il virus circola ancora nel nostro territorio, guai a pensare che la battaglia sia vinta. Abbiamo creato le condizioni ma adesso prudenza e gradualità massima, siamo davanti a un nemico difficile”.

Coronavirus, medici specializzati © ANSA

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