La Capitanata si affida a Padre Pio per la “fine del flagello Coronavirus”

Gli aderenti ai ‘Gruppi di preghiera di Padre Pio’ e ‘tutti i devoti del Santo’ potranno ricorrere alla sua intercessione, in questo periodo di emerge

La migliore località della Puglia dove andare quest’estate
Dalla Regione 800mila euro per i grandi eventi sportivi: torna il bando a sportello
Produzione Olio di Oliva: ''L'annata olivicola prima ancora di iniziare è già finita''

Gli aderenti ai ‘Gruppi di preghiera di Padre Pio’ e ‘tutti i devoti del Santo’ potranno ricorrere alla sua intercessione, in questo periodo di emergenza, per ottenere la fine del flagello del coronavirus”. Con le parole di una specifica supplica, appositamente scritta dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, che è anche presidente di Casa Sollievo della Sofferenza e direttore generale dei Gruppi di preghiera, la comunità si è affidata al Santo di Pietrelcina.

Il presule l’ha letta per la prima volta ieri sera, al termine dell’omelia, durante la Celebrazione Eucaristica vespertina da lui presieduta nella cripta del santuario di Santa Maria delle Grazie. La Messa si è svolta a porte chiuse, concelebrata dai frati minori cappuccini del convento di San Giovanni Rotondo. Ma nei giorni precedenti l’Arcivescovo aveva diffuso un appello ai Gruppi di preghiera e ai devoti del Santo, chiedendo di ‘unirsi spiritualmente’ a lui in questa Celebrazione attraverso la diretta effettuata da Padre Pio Tv.

Padre Franco ha iniziato la sua riflessione, visibilmente emozionato, con “una confidenza: non è facile, nella situazione in cui stiamo vivendo, neppure per un vescovo, commentare la parola di Dio e tenere l’omelia, perché ci si aspetta sicurezza, ci si aspetta conforto. Ma vi assicuro che non sono facili da trasmettere”. “La forza – ha spiegato – viene dalla Parola del Signore e sta, per noi, anche in questo luogo che conserva le reliquie di san Pio da Pietrelcina e dove è stato collocato il Crocifisso, dinanzi al quale ricevette le stimmate”. Tuttavia, prima di addentrarsi nel commento delle letture proposte dalla liturgia della IV Domenica di Quaresima, il Pastore ha invitato ad “allontanare da noi certe immagini di un Dio castigatore, che giudica e condanna”, ricordando che, invece, Egli “vive di misericordia e perdono”.

Riportiamo, di seguito, il testo della supplica per permettere a ciascuno di ripeterla nell’orazione personale o familiare.

COMMENTI

WORDPRESS: 0