LA DURA RISPOSTA DI MICHELE BORDO AD ANGELO RICCARDI

A proposito di ora parlo io. Ma quello che ha parlato ieri, chiedendo cosa avessi fatto da deputato in questi anni per la città, è lo stesso ch

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A proposito di ora parlo io.

Ma quello che ha parlato ieri, chiedendo cosa avessi fatto da deputato in questi anni per la città, è lo stesso che durante la campagna elettorale in un intervento al Luc elencò, tutto soddisfatto, i risultati da me ottenuti per il territorio? È la stessa persona che, proprio per questa ragione, spiegava ai cittadini l’importanza di rieleggermi in Parlamento? Ed è per caso lo stesso soggetto che in queste settimane sta chiedendo con assoluta disinvoltura sia a Emiliano che a Fitto di essere candidato alla regione?
Io penso solo una cosa: ci sono dei momenti in cui servirebbero solo il pudore e la dignità di chiedere scusa. E poi di tacere. Ma forse è chiedere troppo a uno che ormai è senza vergogna.
Per quanto mi riguarda, riconosco l’errore di avergli consentito di ricandidarsi nel 2015, pur non essendo convinto, e di avergli chiesto di dimettersi quando ormai era troppo tardi. Dovevo farlo molto prima. Tanti nel partito questa cosa me la rimproverano. E hanno ragione. Se avessi agito per tempo e con maggiore determinazione avremmo forse potuto evitare questo disastro per la nostra cara città.

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