Botti di fine anno in Puglia , 5 i feriti.

È di quattro feriti (nessuno in gravi condizioni), secondo le prime notizie fornite dalla Questura di Bari, il bilancio per i botti di Capodanno nelle

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È di quattro feriti (nessuno in gravi condizioni), secondo le prime notizie fornite dalla Questura di Bari, il bilancio per i botti di Capodanno nelle province di Bari e Bat.

PROVINCIA DI BARI – Il ferito più grave è di Bari, un 48enne che, prima dello scoccare della mezzanotte, probabilmente a causa dell’esplosione accidentale di un grosso petardo che stava maneggiando, ha subito la parziale amputazione della mano sinistra. L’uomo è tuttora ricoverato nell’Ospedale «San Paolo» di Bari.

A TARANTO –  Un bambino di 9 anni di Taranto ha riportato ustioni di primo grado al volto e di secondo grado alla mano e all’avambraccio destro per l’esplosione di un petardo durante i festeggiamenti di Capodanno. Lo rende noto l’Asl di Taranto.
Il bambino stato trasportato prima all’ospedale Santissima Annunziata e poi al Centro Grandi ustioni dell’ospedale di Brindisi. Dopo le cure è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Nel pomeriggio di ieri, inoltre, è stato medicato all’ospedale di Taranto un uomo di 45 anni per ustioni di primo grado alla mano destra, a causa dell’esplosione di un petardo che stava maneggiando. E’ stato dimesso con una prognosi di sette giorni.

A MONOPOLI – Vetri rotti a Monopoli in una casa per i botti di Capodanno in vico Fiscaiolo, nel centro storico del paese, nei pressi di Porta Vecchia. Increduli i proprietari dell’immobile che, al rientro a casa dopo aver passato la mezzanotte in casa di amici, in un primo momento avevano temuto di avere subito un furto. Con molta probabilità, invece, è stata l’esplosione di un grosso petardo sia a mandare in frantumi il vetro di una finestra che ad allentare le cerniere di un altro infisso.
«Si sono rotti i vetri di una finestra della cucina, ambiente dove stiamo molto tempo», riferiscono i proprietari giunti da Milano per il Capodanno e che non intendono sporgere denuncia: «Per fortuna eravamo a casa di amici. Le schegge avrebbero potuto raggiungerci e ferirci in modo grave»

PROVINCIA BAT – Un giovane di Trani, sempre a causa di un petardo che gli è esploso in mano, ha subito l’amputazione di un dito. Il malcapitato, subito soccorso, è stato dapprima portato al «Bonomo» di Andria e poi trasferito d’urgenza al Policlicnico di Bari.

Ad Andria, stessa sorte è capitata ad un 40enne al quale, sempre per l’esplosione di un botto, gli sono state amputate tre dita. Anche a Canosa di Puglia, un ragazzo è rimasto ferito dall’esplosione di un petardo. Soccorso dal personale del 118 è stato trasferito al «Mons.Dimiccoli» di Barletta in codice giallo, di media gravità. In mattinata è stata comunque dimesso.

PROVINCIA DI FOGGIA – Due attentati incendiari sono stati compiuti la notte di San Silvestro in altrettanti bar a Foggia e in entrambi i casi è stato usato del liquido infiammabile. Il primo poco è avvenuto dopo le 23 ai danni del Veronik in via Lucera, alla periferia della città; il secondo, subito dopo la mezzanotte, ha colpito il New Generation Café in via Alessandro Volta, a pochi passi dal centro.
A quanto si apprende, in via Lucera è stata forzata una porta posteriore del locale e poi, una volta all’interno, è stato appiccato il fuoco, che ha provocato molti danni, distruggendo gli arredi interni e ha poi causato anche una esplosione, che ha divelto la saracinesca del locale. Sul posto sono giunti i Carabinieri, che hanno subito ascoltati il titolare, il quale ha dichiarato di non aver mai ricevuto alcun tipo di minacce o richieste estorsive. Le telecamere di sicurezza presenti nel bar sono andate distrutte nell’incendio: nelle prossime ore saranno acquisiti i filmati degli impianti di videosorveglianza della zona.
In via Alessandro Volta è stato invece forzato il lucchetto della saracinesca del bar, per entrare nel bar e dare fuoco all’arredamento e alla merce. E’ intervenuta la Polizia, che ha cquisito le immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Anche qui il titolare dell’attività non ha fornito validi aiuti investigativi e ha escluso di aver mai ricevuto richieste estorsive.

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