Natale in Puglia, Coldiretti: «Spesi 350 mln per tavole e cenoni»

L’agroalimentare - regali enogastronomici, pranzi e cenoni - è la voce più importante del budget che le famiglie pugliesi destinano alle feste di Nata

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L’agroalimentare – regali enogastronomici, pranzi e cenoni – è la voce più importante del budget che le famiglie pugliesi destinano alle feste di Natale e Capodanno, con una spesa complessiva di circa 350 milioni di euro per prodotti alimentari che l’85% consumerà in casa. E’ quanto stimato da Coldiretti Puglia in occasione delle festività.

Sono compresi i doni a base di spumanti, vini e panettoni all’olio EVO, ma la famiglia pugliese – rileva Coldiretti – conserva tradizioni fortemente radicate per le feste, con il pesce rigorosamente nel menu della vigilia – non possono mancare le tradizionali anguille, oltre a spigole, cozze, mazzancolle, scampi, canocchie, cannelli, seppie e polpi, gallinella e triglie – per passare al pranzo di Natale con acquisti di carne, verdure locali e paste ripiene, con il tradizionale brodo e agnello, ‘cappello del pretè per la ‘brasciolà, salsiccia a punta di coltello per il ragù e gli ‘gnumareddì, involtini da cuocere alla brace.
«Per un consumatore su quattro delle regioni del Sud un alimento realizzato con prodotti coltivati o allevati interamente in Italia, rispetto ad uno ‘fattò con ingredienti stranieri vale almeno il doppio», commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia: «La Puglia, poi, vince a mani basse la sfida della crisi dei consumi. E’ proprio il segmento del food a guidare una sorta di mini risalita dell’economia pugliese. Anche dalle scelte di acquisto di questi giorni dipende il futuro di centinaia di migliaia di aziende italiane con un impatto rilevante sul lavoro e sull’economia Made in Italy ma anche la difesa del patrimonio di biodiversità, dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica».

Accanto ai tradizionali luoghi di acquisto dei cibi delle feste un crescente successo viene rilevato da Coldiretti per i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che per le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura, dove spesso si realizzano anche show cooking degli ‘agrichef’ per aiutare la riscoperta delle ricette natalizie del passato.

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