Collisione a largo di Capojale, coinvolto motopeschereccio di Manfredonia

Oggi è giornata di lavoro per la gente che in mare e dal mare trae sostentamento. Tutte le notti tra le domeniche e i lunedì gli equipaggi dei moto

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Oggi è giornata di lavoro per la gente che in mare e dal mare trae sostentamento.

Tutte le notti tra le domeniche e i lunedì gli equipaggi dei motopescherecci mollano gli ormeggi per dirigere verso le zone di pesca ottemperando alle disposizioni che riguardano tale materia.

Per giunta oggi le condizioni meteomarine sono buone, il cielo è sereno, il vento è debole, il mare è calmo, la visibilità è buona, e c’è da approfittare considerato che per i prossimi giorni non saranno altrettanto favorevoli. Eppure poco dopo le sei di questa mattina giunge alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Vieste una richiesta di soccorso: due unità da pesca sono entrate in collisione. Immediatamente si attiva l’emergenza, si raccolgono informazioni e partono i mezzi navali di questo Corpo. Per lo meno le prime informazioni, le più importanti, sono buone: nessun marittimo è ferito. Uno dei due motopescherecci è seriamente danneggiato a prua ma fortunatamente mantiene la galleggiabilità.

Il canale radio VHF/FM da impiegare per queste circostanze è il 16 sul quale tutte le
stazioni della Guardia Costiera mantengono l’ascolto H24. E’ per questa ragione che la Guardia Costiera di Pescara, copiata la richiesta di soccorso lanciata via radio dai motopesca, ha fatto muovere anche i suoi mezzi, successivamente rientrati una volta che la motovedetta SAR CP880 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste li intercettava. Accertato che le persone a bordo erano in buone condizioni di salute e che i motopesca avevano mantenuto la galleggiabilità, scortava le unità verso il porto di Manfredonia fino alla baia di Vignanotica, dove li attendeva la CP263 della Guardia Costiera di Manfredonia che li avrebbe monitorati fino all’ormeggio.

In questa occasione, per fortuna, a parte lo spavento e i danni subiti dalle unità, la vicenda si è conclusa bene.

Si coglie l’occasione per ricordare che la partecipazione attiva dei cittadini (anche tramite il numero 1530) alle varie vicissitudini legate al mare risulta essere un ottimo contributo a preservare non solo la vita umana in mare, ma anche a proteggere l’intero ambiente marino

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