OGNI UOMO CHE PRONUNCIAVA: VIETATO MORIRE

Le nuvole si muovono e si stendono, sulla Manfredonia del Porto Industriale, in una giornata coperta un pò dalle nuvole di un novembre dal calmo p

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Le nuvole si muovono e si stendono, sulla Manfredonia del Porto Industriale, in una giornata coperta un pò dalle nuvole di un novembre dal calmo pomeriggio .

L’immagine proietta una sorta di terra di area di questo orrendo ed inutile luogo,visto da vicino lì proprio in quel fondo di quel mare ,giace sepolta una quantità di veleni pressati e confezionati in fustini, tonnellate di materiale tossico di abissi, di abusi e di scarto umano ,tra coralli e madrepore dove è vietato vivere, ma si vive lo stesso normalmente, facendo finta di niente ,nonostante la puzza e la sensazione acida natura , che ti fa annaspare onde polverose. Oramai anima del secco morto e sepolto, un porto , dove tutto è coperto ,tutto è silenzio, aridità del tempo fermo, con le lancette dell’orologio sfasciato, dei giorni del perdono ,dopo la cattiveria del peccato,quando il potere dell’oltretutto,prepotente sorvegliava  .

NASTRI d’argento, per alcuni diventati oro. Quando ci si fermava a guardarli – nel Bacino Alti Fondali – erano di un argento puro, ora smorto, di un alluminio corroso.

Quella specie di lungo serpente italiano arrugginito, necessario constatarne le attuali condizioni, valutando forse una possibile ristrutturazione o meglio ancora un abbattimento totale.

di Claudio Castriotta

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