Regionali 2020, in tanti scalpitano per il ruolo di anti Emiliano.

Cresce l’ansia per le regionali. Dopo il trionfo leghista in Umbria, Matteo Salvini si è trasferito armi, bagagli e social network in Emilia Romagna i

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Cresce l’ansia per le regionali. Dopo il trionfo leghista in Umbria, Matteo Salvini si è trasferito armi, bagagli e social network in Emilia Romagna insieme a Lucia Borgonzoni. Il centrodestra ci crede e potrebbe strappare un’altra regione rossa che fu. In Puglia il candidato dovrebbe spettare ai Fratelli d’Italia, come si sa Raffaele Fitto è in pole position, ma non mancano coloro che spingono per il meloniano Marcello Gemmato o per l’ex sindaco canosino Francesco Ventola. Forza Italia gioca le sue carte con Nino Marmo e Francesco Paolo Sisto. La Lega spinge per Nuccio Altieri, ormai nemico giurato di Fitto.

Il leader della coalizione di centrodestra in Puglia più che altrove sarà determinante per battere Michele Emiliano, che si accinge a disputare le Primarie contro Elena Gentile e Fabiano Amati.

Ieri Salvini dunque ha fatto un giro in Emilia Romagna per sostenere la candidatura alla presidenza di regione di Lucia Borgonzoni, senatrice leghista come la Tesei in Umbria.

“Quello che più mi ha colpito è stato vedere, in una lunga strada del centro storico di Parma, i cittadini incitare i discorsi del leader leghista”, osserva l’avvocato foggiano Marco Trombetta, prossimo anche lui a correre per le regionali.

“Io a Parma ho vissuto per dieci anni. Una città molto borghese, patria della resistenza, del riformismo di sinistra, lontanissima dalle ideologie di destra. Leader nel mondo per la sua industria alimentare. Pietro Barilla, il fondatore della omonima multinazionale, veniva a salutarci in Università. Ora però qualcosa è cambiato. Mi dicono amici che la crisi economica è arrivata anche lì e che gli immigrati clandestini riempiono le strade di antichi quartieri, invadono la stazione. Spacciano. È evidente che l’Emilia Romagna, fatta questa fotografia, dopo l’Umbria, con alta probabilità sarà vinta dal centrodestra. I dati elettorali lo confermano: Pd 31,2%, Lega 33,8%, FI 5,9%, FdI 4,7%, M5s 12,9% (Europee). Se può cadere l’Emilia Romagna, la Puglia è partita molto più facile”.

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