MATTOJIU SCIAMBRUGNONE DI VIA RAMPA TORRIONE – 1978

Manfredonia – Si scendevano dieci scalini crepati per arrivare alla sua abitazione, via Rampa Torrione a picco, in discesa, sulle case bianche e color

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Manfredonia – Si scendevano dieci scalini crepati per arrivare alla sua abitazione, via Rampa Torrione a picco, in discesa, sulle case bianche e colorate, messe una sull’altra con tetti che toccavano la veranda, le antenne attorniavano le inferriate basse e arrugginite con puntine di verde sparse in po’ ovunque e per terra come una cenere indelebile. Davanti all’entrata accanto alla porta c’era una sella e un arnese di ferro! L’interno non so se fosse una grotta o una stalla: difficile da descrivere . Era una stanza diciamo ! Con un letto e due sedie, senza cesso né lavandino!


Ci abitava un certo signore chiamato Matteo Sciambrugnone (vero cognome Vitale) . 
Aveva una settantina d’anni aveva una sporcizia addosso , un pò abbandonato radicata sulla pelle da sembrare scuro! Portava in testa una bombetta mista a coppola un po’ ridicola nel suo portamento. Un cappotto macchiato ,un pantalone appeso, rotto, un paio di scarpe da far paura! Erano aperte alla punta, sgranate, fradice tanto che ,gli venivano fuori i piedi con le unghie lunghe.

Il panorama che vedeva dalla sua veranda era il mare di abeti e cipressi del cimitero, fichi d’india e lastre di marmo lavorato alla cava! Poi venature di montagne chiare. Lo trovavi spesso al “Largo Quattro Boccali”, ma soprattutto nella sua piazza preferita dove c’è la statua ancora oggi, simbolo al tempo del fascismo, ma che ora, è della città il famoso tritone ,la divinità marina di uomo pesce, col suo tridente in mano che inforca il gigantesco polipo vittorioso.

Al suo passaggio verso il Largo Boccali,ch’era un posto dove c’era un lavatoio pubblico; lì le donne all’epoca lavavano col sapone sotto l’acqua corrente le lenzuola e,con le bocche a mormorare ! Aveva una parlata strana senza denti. Sciambru gnone non era tanto normale, lui era come il pepe! Anche quel giorno che starnutì in una morte di solitudine nel suo vagabondare tra la gente spesso sorridente.

di Claudio Castriotta

Foto 1 di Matteo Losciale

Foto 2 di Grafica3D

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