Un camper per l’assistenza sanitaria ai migranti della provincia di Foggia: “Porteremo salute nei ghetti”

Poco più di 160mila euro e un camper. Così parte il progetto di prossimità dell’Asl di Foggia, presentato oggi con il prefetto Raffaele Grassi. L’obie

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Poco più di 160mila euro e un camper. Così parte il progetto di prossimità dell’Asl di Foggia, presentato oggi con il prefetto Raffaele Grassi. L’obiettivo è quello di “creare salute” raggiungendo i 2500 stranieri presenti in Capitanata e sgravare gli ospedali dai flussi e dalle richieste eccessive. “Stiamo sperimentando un modello – ha commentato il dg dell’Azienda sanitaria locale, Vito Piazzolla -, con la Mammomobile abbiamo raggiunto 31 comuni dei Monti Dauni e una ventina sul Gargano. Ora partiremo con questa unità mobile che ci consentirà di fare una vera e propria ‘ecografia’ dello stato della nostra provincia”.

Tra gli obiettivi prioritari del progetto, al quale partecipano anche la Regione Puglia e l’Università di Foggia, c’è la “promozione della salute con assistenza medica, medicina preventiva, educazione alla salute e informazione sull’offerta del territorio, attraverso l’accesso sostenibile ai servizi sanitari e sociali, in termini di risorse e tecnologie”.

Il bilancio della sperimentazione finora è positivo. L’attività dell’equipe specializzata nell’insediamento di “Tre Titoli”, a Cerignola, ha confermato sin da subito le “elevate potenzialità di una assistenza organizzata secondo il principio di prossimità”, spiegano dall’azienda. “Tali attività – proseguono – saranno implementate grazie all’utilizzo del camper. Il mezzo speciale è stato acquistato dall’Asl con fondi stanziati nell’ambito del progetto Fami, attraverso una procedura di gara espletata utilizzando il sistema telematico Empulia. L’equipe a bordo fornirà assistenza integrata, comprendete aspetti sanitari e legali, direttamente nei luoghi dove vivono gli stranieri. Il mezzo speciale girerà, infatti, tra gli insediamenti di cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale secondo un calendario stabilito dall’equipe”. Il gruppo di specialisti sarà formato da psicologi, mediatori interculturali, avvocati, medici, infermieri e autisti.

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