IN RICORDO DI ANTONIO CATERINO “MUSCHUN”, L’ANGELO DELL’INGIUSTIZIA

Era il 1995 quando un ragazzo di Manfredonia, Antonio Caterino, da “famigghjiu Muschun”fu scaraventato giù dalla Piazzetta Mercato, in una mezzanotte

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Era il 1995 quando un ragazzo di Manfredonia, Antonio Caterino, da “famigghjiu Muschun”fu scaraventato giù dalla Piazzetta Mercato, in una mezzanotte senza occhi dove nessuno aveva visto niente. Autori alcuni balordi senza scrupoli che, dopo essersi divertiti con la sua vita come se fosse un pupazzo da gioco, lo scaraventarono giù come un pezzo di cartone tanto da farlo volare dalle cancellate. Poi, dopo averlo lasciato solo abbandonato in terra, pieno di ematomi e fratture come se nulla fosse successo, andarono via tranquillamente. Antonio da allora rimase zoppo.

Era una persona squisita, sfortunata, perché vittima dell’alcool e quindi vagabondava come un barbone. Mai nessuno fece giustizia su quella vicenda schifosa fuori ogni regola di vita. Antonio era una sorta di “guardiano e custode notturno della città”.Lo ricordo l’ultima volta che lo vidi. Era domenica mattina. Seduto ad uno scalino di Corso Manfredi mi sorrise e mi disse: “Ti ricordi di me?”. Io gli risposi: “Certo che sì”. Lui smosse la testa stanco in quello stesso giorno, era il 16 di dicembre 2010, Antonio lo trovarono morto nei pressi dell’Ospedale San Camillo de De Lellis, ghiacciato in un angolo di strada abbandonato .

Aveva 47 anni, quella notte che se lo portò il cielo sipontino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Claudio Castriotta

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