CI VOGLIO CREDERE LA PUGLIA VISTA DA GIANNI FORTE

LA PUGLIA della bellezza, delle tensioni, delle speranze, delle delusioni, degli stenti, delle contraddizioni economiche e sociali oltre che politiche

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LA PUGLIA della bellezza, delle tensioni, delle speranze, delle delusioni, degli stenti, delle contraddizioni economiche e sociali oltre che politiche, è stata analizzata, indagata, descritta da ogni punto di vista, da ogni angolazione. E ogni volta è venuta fuori una regione diversa, come in un mosaico complesso in cui luci e ombre si accavallano e si distendono. Un mosaico in progress che riserva sempre delle sorprese.
A FORNIRCENE un esempio critico ma allo stesso tempo proteso alla speranza, è il libro di Gianni Forte, “Ci voglio credere” (Radici Future Produzioni soc. coop, 173 pag. 15 euro). Il suo è un osservatorio particolare e per certi aspetti privilegiato per essere l’autore il segretario generale dello SPI Puglia, vale a dire il più grande sindacato dei pensionati.
C’E’ pertanto giustificata attesa per la presentazione fissata per venerdì 13 settembre, ore 18,30, nel salone delle Fabbriche ex convento di San Francesco, di Franco Mastroluca ex parlamentare ed ex presidente dell’ASI di Foggia, che assieme all’autore tracceranno con l’ausilio della lettura di alcune pagine significative della storia da parte dell’attore Gigi Giuffrida, il profilo di una Puglia alla ricerca della sua emancipazione attraverso l’esperienza di una famiglia divisa tra nord e sud e con i problemi di lavoro, salute e di giustizia e alle rese con i traffici della criminalità, dal contrabbando all’inquinamento, dai rifiuti al fotovoltaico.
UN RITRATTO del sud brutale e incantevole nel quale il sindacato è protagonista impegnato a chiedere con forza un cambiamento reale del Paese nel segno della piattaforma unitaria con la quale le tre confederazioni avanzano le loro proposte nella convinzione che, come afferma uno dei protagonisti del libro, <il cambiamento senza lavoro non esiste>. Mic. Ap.

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